Gorillas lascia il mercato italiano e manda a casa 540 lavoratori

MBNews ECONOMIA

A Milano i dipendenti sono circa 130.

A seguito della conferma dei licenziamenti annunciati – conclude Sannino – stiamo valutando tutte le possibili soluzioni affinché vengano salvaguardati i livelli occupazionali e il reddito delle 540 persone”

Qualche giorno fa, a sorpresa, la messa in liquidazione della società e il conseguente annuncio, confermato il 4 luglio, del licenziamento di 540 dipendenti in tutta Italia (MBNews)

Su altri media

Gorillas o altri erano e sono un semplice tassello di questo puzzle in movimento Le aziende che avevano pianificato di emulare il percorso dell’app di ride-hailing Uber verso una presenza globale (Uber opera in più di 10.000 città) sono tutte sotto pressione. (Start Magazine)

Dodici mesi di gloria, di contratti promessi - e sottoscritti -, di boom economico. "Un comportamento ritenuto da noi inaccettabile, considerando che la società si è collocata su un mercato in forte espansione. (MilanoToday.it)

L’epilogo dopo il lancio di un anno fa a Milano, attraverso una massiccia campagna pubblicitaria e promozionale, e l’espansione a Roma, Firenze, Bergamo e Torino. L’addio all’Italia della multinazionale tedesca della spesa a domicilio Gorillas si traduce nel licenziamento di 540 lavoratori fra biker addetti alle consegne, impiegati e manager. (IL GIORNO)

Cos’è Gorillas e dove è presente in Italia. E’ stata una delle prime startup europee a lanciarsi nel settore della consegna della spesa a casa, ed è cresciuta fino a oltre 10mila dipendenti. Gorillas si vede costretta a ritirarsi da diversi mercati: Spagna, Danimarca, Belgio e ora anche Italia (QuiFinanza)

La startup tedesca di spesa a domicilio ha infatti abbandonato l’Italia e sta pianificando l’uscita dai mercati di molti paesi europei. Auspichiamo che Gorillas ci dia una risposta positiva e immediata, aprendo ufficialmente un tavolo di contrattazione per individuare soluzioni alternative e/o garantire percorsi di outplacement a favore delle lavoratrici e dei lavoratori interessati” (Fanpage.it)

Un sistema di scatole cinesi già adottato nel 2018 con la tedesca Foodora che fu chiusa sempre a vantaggio di Glovo. Quasi tutti a tempo determinato tranne i 75 assunti in pianta stabile per i quali è scattata la procedura di licenziamento collettivo. (Avvenire)