Ucraina, attacco degli hacker russi a 50 siti istituzionali italiani: la Polizia Postale è al lavoro

La Stampa INTERNO

Un attacco hacker a vari portali istituzionali italiani è in corso fin dalle 22 di ieri sera.

La notizia è confermata dalla stessa Polizia postale, che sta lavorando per proteggere i siti.

Il collettivo Killnet ha lanciato nella tarda serata di ieri l'attacco Ddos indicando sui propri canali Telegram un lungo elenco di obiettivi, una cinquantina in tutto tra ministeri, aziende, autorità di garanzia, media, organi giudiziari. (La Stampa)

Su altri giornali

“Fuoco a tutti” hanno scritto gli hacker che in precedenza avevano dato le istruzioni “per liquidare la struttura informativa italiana“, chiedendo un attacco per 48 ore e di non colpire il sistema sanitario (MeteoWeb)

Era stato lo stesso collettivo a rivendicare l’attacco sui suoi canali Telegram, pubblicando l’elenco dei siti hackerati. Un attacco hacker a vari siti istituzionali italiani è in corso dalle 22 di ieri sera, 19 maggio. (Blitz quotidiano)

Attività di KillNet mirate contro i paesi NATO. KillNet ha colto l’occasione e ha attaccato il sito ufficiale del centro NATO. Conclusioni. KillNet è un collettivo complesso che è riuscito a crescere moltissimo in poco tempo creando accademie e sotto-gruppi (Cyber Security 360)

Roma, 19 mag – Continua sulla piattaforma digitale la guerra tra i pirati delle nazioni politicamente coinvolte nel conflitto russo-ucraino. Lunedì vi avevamo raccontato dell’attacco contro il sito della Polizia di Stato italiana, ad opera degli hacker filorussi di Killnet. (Il Primato Nazionale)

Ucraina, Zelensky: "Inferno in Donbass" 20 maggio 2022 a. a. a. L'appoggio dell'Italia all'Ucraina nel conflitto con la Russia ha scatenato l'ira di quest'ultimi. (Corriere dell'Umbria)

La notizia è confermata dalla stessa Polizia postale, che sta lavorando per proteggere i siti. Si tratta di una tecnica adottata nei giorni scorsi, sempre contro l’Italia, anche contro l’Eurovision Song Contest e il sito della polizia con milioni di indirizzi Ip utilizzati per paralizzare le attività internet (Orizzonte Scuola)