Mancini-Renzi, indagata donna che riprese l’incontro

LaPresse INTERNO

La procura di Roma le ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini e le viene contestato il reato di diffusione di riprese e registrazioni fraudolente.

I video erano stati trasmessi dal programma Report e l’indagine era partita dopo una denuncia del leader di Italia Viva

Contestato il reato di diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Avviso di conclusione indagini e rischio processo per la donna che, presso l’autogrill di Fiano Romano il 23 dicembre del 2020, riprese con lo smartphone l’incontro tra il leader di Italia Viva e l’allora dirigente dell’Aisi, Marco Mancini. (LaPresse)

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Fu una professoressa a riprendere il video dell’incontro tra Matteo Renzi e Marco Mancini all’autogrill di Fiano Romano il 23 dicembre 2020. Secondo la sua versione, riportata dal Corriere della Sera, la donna non avrebbe né pedinato né spiato l'ex premier, ma avrebbe filmato solo per diritto di cronaca. (Liberoquotidiano.it)

I fatti risalgono al 23 dicembre 2020 e ora, a distanza di circa due anni, arriva un svolta nell'ambito della tanto discussa vicenda relativa all'incontro tra Matteo Renzi e Marco Mancini (l'allora dirigente dell'Aisi). (ilGiornale.it)

La donna interrogata: in autogrill per caso, vidi l’ex premier e filmai per diritto di cronaca Ha scattato 13 fotografie e girato 2 video con il telefonino, la professoressa che incontrò Matteo Renzi all’autogrill di Fiano Romano il 23 dicembre 2020. (Corriere Roma)

Nei giorni scorsi una troupe di Mediaset ha girato a Scicli una puntata della trasmissione il cui titolo deve ancora essere reso noto, la cui conduzione è affidata a Maddalena Corvaglia e al comico Gianluca Fubelli, in arte “Scintilla”. (Quotidiano di Ragusa)

Alla donna la procura di Roma ha notificato il 415bis, l'avviso di conclusione delle indagini, contestando l'ipotesi di reato di diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Pubblicità (La Sicilia)

Il giallo della foto che ritraeva l’ex premier in autogrill con Marco Mancini, allora dirigente dell’Aisi, non è ancora stato risolto: anzi, Elisabetta Belloni, numero uno dei servizi, avrebbe posto il segreto di Stato sulla questione. (Liberoquotidiano.it)