Supercar elettrica, tra Bologna e Modena la spunta Reggio

La Pressa ECONOMIA

Bologna e Modena parevano essere le candidate con il nome di Castelfranco come possibile soluzione nel cuore della Motorvalley, a cavallo tra le sue province, per ospitare quello che sarà più di uno stabilimento.

Perché nel sito di produzione i due colossi realizzeranno anche un centro di innovazione su ricerca e sviluppo in diversi campi.A Reggio Emilia le auto (la produzione riguarderà di versi modelli), saranno ideate e sviluppate - sotto la guida del designer Walter De Silva - mentre la produzione su larga scala avverrà sia in terra emiliana che a Changchun, dove ha sede il quartier generale di Faw

Modena e Bologna battute da Reggio Emilia nella corsa per accaparrarsi sul proprio territorio il superinvestimento da un miliardo di euro, e da quasi 2000 posti di lavoro, e un indotto stimato in 5000, della Silk-Faw, società cinese-americana, per la realizzazione della supercar elettrica di lusso ‘Hongqi S9’ già svelata al recente Salone dell’Auto di Shanghai, progettata dal designer Walter De Silva. (La Pressa)

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Assolutamente stratosferiche: la velocità massima raggiunge quota 400 km/h, mentre lo scatto 0-100 è letteralmente “bruciato” in soli 1,9 secondi Stiamo inoltre lavorando con Dallara per la prima architettura del veicolo: aerodinamica e design andranno a braccetto per definire un punto di equilibrio che metta in gioco bellezza e funzionalità. (Info Motori)

Ma un level up in fatto di prestigio e di concorrenza lo avrà tutta la Motor Valley. La Silk-Faw proprio due giorni fa ha nominato ufficialmente come ‘special advisor’ l’ex ceo Ferrari, Amedeo Felisa, braccio destro dell’allora ex presidente Luca Cordero di Montezemolo (QUOTIDIANO.NET)

Nell’ottica di un futuro che dovrà realizzarsi in tempi brevi, le vetture saranno prodotte in Italia per il mercato globale. Infatti l’auspicio ottimistico da parte dei cinesi è che la produzione possa esser avviata verso la fine del 2021. (7per24)

Si tratta di un investimento importante, pari a circa un miliardo di euro e che genererà dai 1500 ai 2000 posti di lavoro. Sarebbe dunque tramontata l’ipotesi di scegliere come sede dello stabilimento Castelfranco Emilia, città a metà strada tra Modena e Bologna, aree che rappresentano il cuore pulsante dei motori con gli stabilimenti di Ferrari, Lamborghini, Ducati, Maserati e Dallara. (Tvqui)

“Salutiamo con favore la creazione di un polo industriale dell’automobile elettrica ma con una clausola ben precisa: no a nuove cementificazioni”, affermano i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Gianni Beetucci, Paola Soragni e Fabrizio Aguzzoli. (ReggioSera.it)

Un maxi investimento che creerà dai 1.500 ai 2mila posti di lavoro e un indotto da capogiro con circa 5mila persone coinvolte indirettamente. Stavolta la città dei motori, la capitale della Motor Valley, è stata battuta a pochi metri dal traguardo: l’auto elettrica sportiva di lusso del futuro, infatti, sarà ‘Made in Reggio’. (il Resto del Carlino)