Nonostante il Green Pass le discoteche rimangono chiuse: "Una presa in giro"

Libertà INTERNO

Per quanto riguarda il capitolo ristori, Carbonetti conclude cosi: “Il presidente Draghi ha annunciato 20 milioni di ristori per le discoteche

– L’ultimo decreto dimostra che esiste un vero e proprio pregiudizio da parte di questo governo nei confronti delle discoteche.

Il Green Pass, che dal 6 agosto diventerà obbligatorio per accedere a ristoranti al chiuso e al tavolo, ai centri sportivi e agli spettacoli, non cambia la situazione relativa alle discoteche, chiuse anche in zona bianca. (Libertà)

Ne parlano anche altri giornali

"I gestori sono consapevoli che questo momento storico è alquanto particolare, ma prima o poi la vita riprenderà. Le discoteche restano chiuse e diversi gestori ricorrono ai Tar competenti territorialmente contro il decreto approvato ieri in Consiglio dei ministri. (L'Unione Sarda.it)

Si parla di 20 milioni di euro, ovvero il fatturato annuale di una grande discoteca di Rimini: una follia". Alcuni di loro hanno deciso di impugnare il nuovo decreto davanti ai propri Tar competenti territorialmente. (Rai News)

Abbiamo trovato risposte rassicuranti, sorrisi, strette di mano e poi, alla luce dei fatti, un muro di gomma su sui rimbalziamo Prosegue Indino: "Stiamo valutando la possibilità di presentare un ricorso al Tar o al Consiglio di Stato. (RiminiToday)

Ancora una volta siamo i capri espiatori, ogni giorno e ogni notte vediamo che tutto è permesso in piazze, spiagge, in luoghi che non hanno alcuna licenza, alcuna regola, alcuna possibilità di controllare gli avventori". (AltaRimini)

“Non ce l’aspettavamo, avevamo presentato un protocollo che era stato approvato dal comitato tecnico scientifico, e siamo stati l’unica categoria a farlo. La situazione è drammatica, e temo ci sarà disubbidienza civile, in tanti preferiranno rischiare la multa piuttosto che morire di fame”, dice Muresu. (Casteddu Online)

Oltretutto – e non è cosa da poco – prevedere una riapertura molto lontana nel tempo e la conseguente privazione di luoghi che possono essere messi in sicurezza e controllati dalle F.O. I gestori sono consapevoli che questo momento storico è alquanto particolare, ma prima o poi la vita riprenderà. (IMPERIAPOST)