Resta fermo il principale oleodotto statunitense colpito da un attacco informatico

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Il fatto che molti ingegneri della compagnia stiano lavorando da remoto è uno dei fattori che hanno facilitato l’attacco.

Sono in funzione alcune linee alternative ma non in grado di sostituire pienamente la condotta principale.

Se così fosse è comunque lecito attendersi un alto livello di sofisticazione del software e un impegnativo lavoro per neutralizzarne l’effetto.

L’incidente sta provocando effetti sui prezzi di benzina, gasolio e kerosene (combustibile usato per gli aerei) e sulle quotazioni del greggio, tutti rialzo

Lotta contro il tempo negli Stati Uniti per cercare di ripristinare la piena operatività del principale oleodotto del paese, chiuso da venerdì scorso a causa di un attacco informatico. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

La risposta è affermativa e la conferma arriva dall’ultimo attacco avvenuto contro il Colonial Pipeline, il più importante oleodotto che trasporta il carburante verso le città della costa orientale americana. (InsideOver)

E, ciononostante, allo stato attuale, discernere tra un attacco interno e un attacco esterno - distinguere un amico da un nemico – sarebbe comunque difficile, se non impossibile Il Colonial Pipeline, il più importante oleodotto per il trasporto di prodotti petroliferi raffinati degli Stati Uniti, è sotto attacco da Venerdì scorso. (L'AntiDiplomatico)

Gli autori dell’attacco ransomware, ovvero il gruppo DarkSide, hanno chiarito che non era loro intenzione creare problemi per la società. Si spera quindi che Colonial Pipeline possa ricevere le chiavi per decifrare i file senza pagare il riscatto (Punto Informatico)

otrebbe essere stata una mail, o un click su un link ad aver fermato l'8 maggio gli oltre 8.850 chilometri di oleodotti della Colonial Pipeline. Al momento non si conoscono i dettagli dell'attacco alla Colonial Pipeline, ma tutto lascia intendere che deve essere successo qualcosa di simile. (AGI - Agenzia Italia)

L’attacco informatico di venerdì ha colpito nel segno, dunque, facendo malissimo Il blocco della distribuzione, infatti, è arrivato alla conseguenza di far salire il prezzo del petrolio. (Computer Magazine)

Ha fornito una risposta a questa domanda Lorenzo Parola, avvocato esperto di temi energetici e partner Herbert Smith Freehills, ospite a Sky TG24 Business. (Sky Tg24 )