Corea Nord: Seul, erano 2 i proiettili non indentificati

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Il nuovo test arriva dopo che gli Usa hanno imposto nuove sanzioni su 6 funzionari nordcoreani, spingendo Pyongyang a giurare di non rinunciare mai al suo "diritto all’autodifesa".

"Se gli Stati Uniti adottano una tale posizione conflittuale, la Corea del Nord sarà costretta a reagire in modo più forte e deciso", ha affermato il portavoce

Questa mattina, in risposta all’iniziativa Usa, Pyongyang ha avvertito attraverso un portavoce del ministero degli Esteri che ci sarebbe stata una risposta "più forte e decisa" all’imposizione di nuove sanzioni americane. (EspansioneTv)

La notizia riportata su altre testate

In una dichiarazione diffusa dall'agenzia ufficiale Kcna, un portavoce del ministero degli Esteri ha affermato che il test missilistico di martedì, rivendicato come fatto con un nuovo modello ipersonico, è stato un "esercizio del diritto all'autodifesa", avvertendo che "se gli Usa adottano una tale posizione conflittuale, la Corea del Nord sarà costretta a reagire in modo più forte e deciso" (RagusaNews)

"Quello che abbiamo visto negli ultimi giorni non fa che sottolineare la nostra convinzione che, se vogliamo fare progressi, dovremo impegnarci in quel dialogo", ha detto in una conferenza stampa regolare. (PPN - Prima Pagina News)

Il secondo test, supervisionato dal leader Kim Jong Un, ha portato a sanzioni statunitensi contro cinque persone legate al programma balistico della Corea del Nord. La guardia costiera giapponese ha affermato di aver rilevato “la Corea del Nord che sparava alle 14:55 quelli che sembravano essere uno o più missili balistici”. (BarSport.Net)

Il 4 e 5 di questo mese erano stati sparati dei missili ipersonici ed un altro l'11 gennaio La denuncia relativa al nuovo lancio di missili arriva ancora una volta dall'esercito sud-coreano. (AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency)

Nel frattempo il quotidiano nordcoreano Rodong Sinmun, ha pubblicato le foto di due missili lanciati dalla piattaforma (TRT)

In proposito, durante la conferenza stampa del 13 gennaio, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha affermato che la Cina si oppone sempre a che qualsiasi Paese imponga sanzioni unilaterali e la cosiddetta "giurisdizione a braccio lungo" ad altri Paesi in conformità con le sue leggi interne. (Radio Cina Internazionale)