Cina, stretta su Hong Kong. Trump annuncia conferenza stampa

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Pronto a raccogliere il guanto di sfida, ovviamente, il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, che ha annunciato, per oggi venerdì 29 maggio, una conferenza stampa sulla Cina.

Già ieri, il Segretario di Stato Usa Mike Pompeo, ha certificato di fronte al Congresso americano che l’alto grado di autonomia di Hong Kong non esiste più, aprendo la strada a sanzioni nei confronti della Cina. (QuiFinanza)

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Come comportarsi con il dragone considerando le proteste di Hong Kong? leggi anche Hong Kong si infiamma: la situazione spiegata in 3 punti. L’Europa, la Cina, le proteste di Hong Kong. Gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia e la Gran Bretagna hanno condannato apertamente e senza mezzi termini la legge sulla sicurezza di Pechino, difendendo Hong Kong come un “bastione della libertà”. (Money.it)

Sale la tensione tra la Casa Bianca e Pechino per la legge sulla sicurezza nazionale imposta a Hong Kong, limitando l’autonomia dell’ex colonia britannica. Oggi, infatti, gli investitori aspettano la risposta di Washington alla Cina che ha rafforzato il controllo su Hong Kong. (Yahoo Finanza)

Il presidente ha anche attaccato Pechino rispetto al tema dello spionaggio industriale e la speculazione finanziaria. Venerdì 29 maggio 2020 - 22:02. Coronavirus, Trump punta ancora il dito contro Cina sulla pandemia. (askanews)

L'amministrazione Usa comincerà il processo per eliminare le esenzioni che conferiscono a Hong Kong un trattamento speciale perché con la stretta di Pechino l'ex colonia britannica "non è più autonoma". (L'Unione Sarda.it)

Ci sono circa 3 milioni di persone in totale, la maggior parte delle quali ha avuto un passaporto BNO in passato ma non lo ha rinnovato.La decisione è stata presa perché "la nuova legge sulla sicurezza minerà gli impegni legali esistenti per proteggere i diritti della gente di Hong Kong", ha affermato il Ministero degli Interni britannico. (L'AntiDiplomatico)

E come cinquantasette anni fa a Berlino, oggi tutti gli uomini liberi, dovunque essi vivano, sono cittadini di Hong Kong, e «l’orgoglio più grande» è dire «Sono un cittadino di Hong Kong». Il che sottintende che Hong Kong merita lo stesso status della celebre causa liberale dell’Occidente. (Il Riformista)