Vaccino Covid Oxford, "ecco perché nuovo studio in Usa"

Adnkronos SALUTE

Per cui, nel rigoroso rispetto del completamento del lavoro dell'Ema, è possibile che" le prime dosi del vaccino siano disponibili "nei tempi previsti", ovvero entro dicembre.

(Fotogramma). "Il cammino del nostro vaccino non si è fermato, come non si è fermato il processo di raccolta dati da consegnare alle agenzie regolatorie e a una rivista internazionale per la pubblicazione.

Un procedimento aggiuntivo "che non dovrebbe cambiare i tempi previsti. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri giornali

(Foto Fotogramma). Il vaccino anti-Covid sviluppato dall'università di Oxford e Irbm Pomezia e prodotto da AstraZeneca, arrivato alle battute finali della fase 3, dovrà essere sottoposto a un ulteriore studio. (Adnkronos)

Il candidato vaccino anti Covid elaborato dall’università di Oxford, in collaborazione fra gli altri con l’Irbm di Pomezia richiede studi “supplementari”. Quei risultati erano stati in seguito oggetti di richiesta di chiarimenti e di dubbi su alcuni dati nella comunità scientifica internazionale. (Ticinonews.ch)

È probabile che AstraZeneca conduca un ulteriore studio globale per valutare l’efficacia del suo vaccino COVID-19. Il candidato vaccino anti Covid elaborato dall’università di Oxford, in collaborazione fra gli altri con l’Irbm di Pomezia, richiede studi “supplementari”. (L'HuffPost)

richiede studi «supplementari». Quei risultati erano stati in seguito oggetti di richiesta di chiarimenti e di dubbi su alcuni dati nella comunità scientifica internazionale. (Corriere del Ticino)

Sulla questione del dosaggio, vi erano state nei giornis corsi richieste di chiarimenti da parte della comunità scientifica internazionale e degli investitori.L'efficacia del preparato in ogni caso resta estremamente promettente, in base ai trial, ha ribadito ieri il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, spiegando che l'avvio dell'iter presso la Mhra segue di una settimana quello già chiesto nel Regno Unito per il candidato vaccino tedesco-americano di Pfizer/BioNTech e rappresenta è "un primo passo significativo" verso la possibile autorizzazione finale per entrambi. (Rai News)

Nel frattempo, la borsa non apprezza le rassicurazioni del ministro, e il titolo della big pharma scambia al ribasso del -0,76% a 7.869 pence. Per scongiurare scenari negativi, è entrata in campo anche la politica, rappresentata nella fattispecie dal ministro britannico dell'edilizia abitativa Robert Jenrick. (Milano Finanza)