“Meno pericolosa di Delta ma può causare malattia grave”

Roccarainola.net SALUTE

Poi, a una domanda sulle cure, ha risposto: “C’è stata grande attenzione anche alle cure per Covid-19 come gli anticorpi monoclonali e i farmaci antivirali.

“Uno studio sudafricano ha registrato 256 persone che hanno perso la vita per la variante Omicron e la larga maggioranza di esse aveva più di 60 anni di età.

Però è bene mettere in fila tutti i punti: solo un monoclonale è attivo contro Omicron“

Lo ha precisato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, nel suo intervento alla conferenza stampa sugli ultimi provvedimenti anti Covid adottati dal governo. (Roccarainola.net)

Se ne è parlato anche su altri media

Allora – conclude Lopalco – meglio impegnarsi per mettere a punto dei vaccini polivalenti L’epidemiologo, in ogni caso, si interroga sull’opportunità di una dose ad hoc per la variante sudafricana: “Ema sta ragionando con le aziende: ha senso vaccinare per Omicron in primavera quando ormai l’ondata sarà passata? (Dire)

Il messaggio che la variante Omicron “si connoti dall’incapacità di provocare la malattia grave non è corretto, è meno pericolosa di Delta ma ha la capacità di indurre la patologia grave e anche fatale”. (TgVerona)

“La scelta dell’obbligo vaccinale per gli over 50 – ha concluso il coordinatore del Cts – ha un suo solido fondamento scientifico e i 2,3 milioni di italiani non ancora vaccinati per i quali è stato previsto trovano protezione proprio grazie a questo obbligo”. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Ecco perché è fondamentale insistere sulle vaccinazioni». Lo ha affermato Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. (Quotidiano di Puglia)

Di quest’ultimo aspetto ha parlato anche l’epidemiologo Thibault Fiolet in un’intervista a LCI ripresa dal Messaggero: “Secondo l’ultima analisi di Public Health England, l’efficacia della dose di richiamo diminuisce poco dopo dieci settimane“, ha detto. (Telemia)

«L'Assistance publique - Hôpitaux de Paris, il consorzio pubblico degli ospedali universitari dell'area della capitale francese, ha reso pubblici i primi dati sui ricoveri per variante Omicron Le analisi suggeriscono una protezione contro l'infezione con Omicron dell'ordine di solo «dal 30 al 40%» dopo la terza dose. (Il Gazzettino)