Tasse, Confindustria: «Perplessi per accordo taglio Irpef e Irap, il governo ci convochi»

Corriere della Sera ECONOMIA

La riforma Irpef, la riforma: con il taglio delle aliquote risparmi fino a 800 euro (e zero prelievi per più contribuenti) di Enrico Marro. Una somma di errori Ma la reprimenda di Confindustria non termina qui

L’accordo raggiunto al ministero dell’Economia tra le forze di maggioranza su come spendere gli 8 miliardi di euro disponibili per il taglio delle tasse a partire dal 2022 non piace a Confindustria. (Corriere della Sera)

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Lo scaglione che va da 28 a 55mila euro passerà dal 38% al 35%, mentre i redditi superiori ai 55mila euro passeranno direttamente al 43%. Il viceministro Pichetto ha precisato che la riforma dell’Irpef (oltre al taglio dell’Irap, altra misura sulla quale si è già arrivati ad un accordo) rappresenta un primo passo strutturale, non solo per il 2022. (Scuolainforma)

Nelle intenzioni del governo, si tratta di un primo passo verso un’ulteriore riduzione delle aliquote a 3: 23%, 33%, 43%. Come si vede dal confronto tra le due tabelle, i redditi più bassi — fino a 15 mila euro — non avranno nessun beneficio dalla riforma e continueranno a pagare il 23%. (The Submarine)

Gli effetti della riforma. Il sistema fiscale italiano è ovviamente molto più complesso e per valutare gli effetti di una simile riforma il grafico sopra è insufficiente. La strada da fare è ancora lunga, l’auspicio è che l’accordo sulle aliquote sia solo un primo passo (Econopoly)

In realtà, quello conosciuto come Bonus Renzi - introdotto proprio dal Governo guidato dall’attuale leader di Italia Viva nel lontano 2015 - è stato già formalmente abolito con la Legge di Bilancio 2021. (Money.it)

Il 75% del taglio Irpef riguarda il secondo e il terzo scaglione, a cui appartengono circa 21 milioni di lavoratori, con redditi che vanno dai 15mila ai 55mila euro all’anno. Per le due aliquote dei redditi dai 15mila ai 55mila euro, invece, le imposte scendono dal 27% e 38% al 25% e 35%. (il Giornale)

La maggior parte di questi fondi saranno destinati ad una riforma dell’Irpef, l’imposta progressiva sulle persone fisiche, e sull'eliminazione dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) per partite iva e ditte individuali. (GenovaToday)