Petrolio protagonista: nuovo uragano in arrivo, Libia preoccupa. Che succede?

Money.it ECONOMIA

Il prezzo del petrolio ne ha risentito ed entrambe le quotazioni hanno bruciato quasi l’1%.

Sia il prezzo del petrolio Brent che la quotazione del WTI hanno inaugurato la prima seduta della nuova settimana con rialzi modesti.

Dopo qualche ora però il prezzo del petrolio è nuovamente scivolato sotto la parità, mentre sia la stagione degli uragani che le notizie giunte dalla Libia sono finite sotto i riflettori. (Money.it)

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Nel frattempo, i principali produttori e commercianti dell’industria petrolifera prevedono un futuro cupo per la domanda mondiale di carburante, a causa dell’attacco in corso della pandemia all’economia globale, con l’OPEC che ha declassato le sue previsioni sulla domanda di petrolio e BP, citando la domanda, potrebbe aver raggiunto il picco nel 2019. (FX Empire Italy)

La domanda di petrolio a livello globale potrebbe aver raggiunto il suo picco secondo un’analisi effettuata dalla BP, una multinazionale britannica impegnata proprio nel settore del petrolio e del gas naturale, considerata una delle più grandi aziende petrolifere del mondo. (Notizie scientifiche.it)

Verdetto uguale dall’Opec e dall’AIE: il cartello dei paesi esportatori di petrolio e l’Agenzia internazionale dell’energia sforbiciano entrambe, nell’arco di 24 ore, le stime sulla crescita della domanda globale di petrolio. (Finanzaonline.com)

Nel report mensile il cartello dei Paesi produttori taglia le attese sulla domanda globale a una media di 90,2 milioni di barili al giorno, per il 2020. Sono queste le previsioni dell'Opec che ha tagliato l’outlook sulla crescita della domanda globale di petrolio di quest'anno. (Avvenire)

Prezzo del petrolio ignora IEA: che succede? Il prezzo del petrolio è tornato a premere sul pedale dell’acceleratore nella seconda seduta della settimana. (Money.it)

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 16 set - Continua il rimbalzo del petrolio Wti al Nymex, sulla scia dello stop per circa un quarto delle attivita' offshore nel golfo del Messico a causa del passaggio dell'uragano Sally e alle scorte diminuite settimanalmente di 4,4 milioni di barili, secondo i dati dell'Energy Information Administration. (Il Sole 24 ORE)