Amanda Seyfried sulle pressioni legate alle scene di nudo girate da giovane: “Non volevo perdere il lavoro”

Le parole dell’attrice arrivano a pochi giorni dalle dichiarazioni di Sean Bean, attore del Trono di spade, che ha accusato i coordinatori di intimità sui set di “rovinare la spontaneità” delle sequenze.

Cosa ne pensate delle parole di Amanda Seyfried?

Oh, so perché: avevo 19 anni, non volevo deludere nessuno e non volevo perdere il lavoro, ecco perché.

L’attrice di The Dropout ha ammesso, chiacchierando con Porter, che in diverse occasioni avrebbe preferito che sul set ci fossero coordinatori di intimità:. (BadTaste.it Cinema)

La notizia riportata su altri giornali

L'attrice statunitense ha confessato di essere pentita di aver girato scene di nudo quando era agli esordi della carriera, poco più che adolescente. Correva l'anno 2004, epoca in cui la star di “The Dropout” aveva soltanto 19 anni (Sky Tg24 )

Se svolgono il lavoro a dovere – come quelli con cui ho lavorato – tutto ciò che fanno è assicurarsi che tutti, registi e attori, la vedano allo stesso modo. In base alla mia esperienza permettono agli attori di sentirsi più LIBERI, non di meno, perché tutti arrivano sul set consapevoli di quali sono i limiti e di ciò che il regista cerca. (BadTaste.it Cinema)

Non volevo deludere nessuno e avevo paura di perdere il lavoro All'età di diciannove anni, infatti, la protagonista di Mean Girls ha dichiarato che, per girare scene di sesso, girava sul set mezza nuda, senza slip, accettanto condizioni che, a quell'età, nessuna ragazza dovrebbe accettare, solo per tenersi stretto il lavoro dei suoi sogni. (Today.it)

L’attrice prosegue: “Anzi, so come: avevo 19 anni e non volevo indispettire nessuno, volevo tenermi il lavoro. “Avevo 19 anni e andavo in giro per il set senza neanche le mutande addosso: cioè, scherziamo? (Il Fatto Quotidiano)

La sua ultima interpretazione, quella dell'imprenditrice-truffatrice Elizabeth Holmes nella miniserie Disney+ The Dropout, le è valsa una candidatura agli Emmy. In mezzo a tanti successi, però, anche qualche episodio da dimenticare, come quella scena di nudo girata a 19 anni, di cui in qualche modo si pente. (Vogue Italia)

Non tanto per il lavoro che svolgono, ma per quello che tolgono alla spontaneità delle scene di sesso al cinema. I coordinatori dell’intimità hanno assunto una particolare importanza negli ultimi anni non solo per via dei pericoli legati al COVID-19 ma anche per garantire sicurezza specialmente per le attrici, sull’onda del movimento #MeToo. (LaScimmiaPensa.com)