Vacanze di Pasqua all'estero, i viaggi possibili: come e dove andare

Corriere della Sera ESTERI

Cosa sono i corridoi Covid-Tested. Dalla «zona rossa» per Pasqua non si potrà uscire dal proprio comune ma si può andare alle Canarie.

Si tratta dunque di corridoi turistici sicuri che garantiscono da un lato la sicurezza ai viaggiatori e dall’altro la ripartenza di un settore importante dell’economia

Suona strano ma è così.

Alcuni operatori hanno adottato i cosiddetti corridoi «Covid-tested», un protocollo che permette di far viaggiare solo chi risulti negativo al tampone molecolare realizzato almeno 72 ore prima dell’imbarco. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Ezhaya, poi, ha chiesto regole uguali per tutte le destinazioni, a parità di garanzie di sicurezza sanitaria e ha ricordato che il provvedimento limita la possibilità di raggiungere destinazioni all’estero, come le Canarie, ma arreca danni a imprese e tour operator italiani, impattando direttamente sui lavoratori della filiera (Italia a Tavola)

Queste le nuove regole per chi si sposta prima e durante le festività di Pasqua: “A tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori dell’Unione europea è fatto obbligo di sottoporsi, a prescindere dall’esito del test effettuato, alla sorveglianza sanitaria e a un periodo di 5 giorni di quarantena presso l’abitazione o la dimora previa comunicazione del proprio ingresso nel territorio nazionale al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio”. (Sky Tg24 )

L’Associazione Italiana Agenti di Viaggio AIAV, che rappresenta circa 1.800 agenzie su tutto il territorio nazionale, ha condotto un’indagine presso gli Associati per quantificare il fenomeno, tanto criticato e discusso in questi giorni, dei viaggi all’estero per vacanza durante il periodo pasquale. (Quotidiano di Sicilia)

Si tratta dell'ordinanza - firmata ieri dal ministro della Salute, pubblicata ieri sera in Gazzetta Ufficiale e in vigore da oggi fino al 6 aprile - che prevede per chi arriva o rientra dai Paesi dell'Unione Europea un tampone in partenza, una quarantena di 5 giorni al rientro e un ulteriore tampone al termine dei 5 giorni. (ROMA on line)

«A tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori dell’Unione europea è fatto obbligo di sottoporsi a prescindere dall’esito del test effettuato, alla sorveglianza sanitaria e a un periodo di 5 giorni di quarantena presso l’abitazione o la dimora previa comunicazione del proprio ingresso nel territorio nazionale al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio» (Milano Life)

Non converrebbe, invece, prepararsi in tempo alla nostra stagione estiva, cercando di far spendere quei soldi in Italia con il massimo della soddisfazione e della sicurezza? È drastico Domenico Mamone, presidente dell’Unsic, che sta raccogliendo le proteste degli imprenditori del settore turistico associati al sindacato datoriale, costretti di fatto a tenere “sigillate” le proprie strutture turistiche, mentre agli italiani più fortunati è permesso di recarsi all’estero, alimentando realtà a noi concorrenti. (la-notizia.net)