Marc Marquez pronto al rientro: convocato per la visita medica del GP di Portimao

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L’otto volte campione del mondo, dopo la terza operazione al braccio destro di inizio dicembre per l’insorgere di una pseudoartrosi all’omero destro fratturato il 19 luglio durante la prima gara del Motomondiale a Jerez e aver saltato i primi due GP dell’anno in Qatar, è ormai prossimo al ritorno in pista.

Intanto, però, la MotoGP è pronta a riaccoglierlo.

Chiaramente bisognerà attendere il semaforo verde da parte dei professori Samuel Antuña e Ignacio Roger de Oña, che lo hanno operato e che fino a questo momento sono sempre stati molto prudenti nei tempi di recupero, ma l’impressione è che finalmente anche per Marc il calvario stia per terminare

L’Irta ha inviato oggi una mail alla Honda e anche a Ducati (per Miller) e Tech3 (Lecuona) operati ieri per sindrome compartimentale: il dottor Charte e il medico portoghese dovranno certificare l’idoneità dei piloti. (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altri media

La velocità di Martin non pare in discussione, sia nel giro secco, con la fantastica pole, sia in gara, condotta fino a 4 giri dal termine con la caratura del veterano Velocità e testa Il suo week del GP di Doha ha infatti spiegato tante cose. (La Gazzetta dello Sport)

Marquez dalla sua, non vede l’ora di risalire sulla sua Honda ma senza l’ok dei medici che lo hanno operato, i professori Samuel Antuña e Ignacio Roger de Oña questo non sarà possibile anche se sembra manchi davvero poco. (Virgilio Sport)

Andrea Dovizioso è intervenuto nel podcast “Incarenati” della Gazzetta dello Sport, condotto da Paolo Ianieri e Zoran Filicic. Se sei così basso come me non è facile posizionarsi – spiega Andrea Dovizioso -. (Corse di Moto)

Pol Espargarò dalla stagione MotoGP 2021 è un pilota Repsol Honda. Lasciare la KTM non è stato semplice, né dal punto di vista umano né da quello legale. (Corse di Moto)

Un dilemma che, semmai ci fu, non ebbe seguito ma a testimoniare che Valentino sia nato col presentimento delle sue imprese basterebbe leggere cosa sta scritto con un pennarello sull'album delle foto d'infanzia: "Carriera di Valentino Rossi dal 1979". (il Resto del Carlino)

Non credo che vedremo un pilota disposto a correre così tanti rischi, senza paura di farsi male. Un pilota che non ha paura ha un vantaggio importante, perché può rischiare di più e andare più veloce in tutte le situazioni“ (Corriere dello Sport.it)