Le pagelle del Mereghetti: «L'amour ouf», l'inno all'amore troppo urlato di Lellouche (voto 4)

Le pagelle del Mereghetti: «L'amour ouf», l'inno all'amore troppo urlato di Lellouche (voto 4)

Le mezze tinte non sono certo il forte di Gilles Lellouche. «L’amour ouf» che il popolare attore francese ha presentato in concorso come regista (voto 4) è un catalogo di esasperazioni ed eccessi che per 166 minuti bombardano occhi e orecchie dello spettatore, forse per mascherare l’esilità della sceneggiatura (che il regista ha firmato con Audrey Diwan e Neville Thompson): Jackie (Mallory Wanecque) e Clotaire (Malik Frikah) si incontrano adolescenti ed è subito amore. (Corriere della Sera)

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Il romanzo, datato 1997, ha inspirato Beating Hearts (titolo francese L'Amour ouf), un'opera che il regista si porta dietro da diverso tempo, con la prima stesura della sceneggiatura risalente addirittura al 2013, quando iniziò a buttar giù lo script insieme a Benoit Poelvoorde, che però abbandonò il progetto. (Movieplayer)

Violenza e amore, melodramma e crimine fra disagio sociale e industria in crisi. L'amour ouf è il secondo film da regista dell'attore Gelles Lellouche, presentato in concorso al Festival di Cannes. La recensione di Mauro Donzelli. (ComingSoon.it)

La nostra recensione di L’amour ouf, presentato in concorso al Festival di Cannes 2024 (BadTaste.it Cinema)

"L'Amour Ouf" non è un film perfetto ma ha tantissimo cuore

In concorso al 77° Festival di Cannes, il regista, insieme agli attori e agli sceneggiatori, ha parlato del suo nuovo lungometraggio, il quarto dietro la macchina da presa. Con Adèle Exarchopoulos (Sentieri Selvaggi)

Anni ’80. Nord della Francia. Jackie e Clotaire crescono nella stessa città, nella stessa scuola superiore, attorno agli stessi moli del porto. Lei studia, lui marina la scuola. Francesco Alò ci parla di L’amour ouf (Beating Hearts), il film di Gilles Lellouche con Adèle Exarchopoulos, François Civil, Alain Chabat, Vincent Lacoste, in concorso alla 77 esima edizione del Festival di Cannes. (BadTaste.it Cinema)

"L'Amour Ouf" non è un film perfetto ma ha tantissimo cuore L'Amour Ouf è la conferma che Gilles Lellouche è un regista strano, atipico, eccessivo, barocco ma che sa comunque sempre regalare qualcosa. Film fiume di quasi tre ore, tratto dal romanzo "Jackie Loves Johnser OK?" di Neville Thompson, unisce in sé il film di formazione, il melodramma giovanile, la commedia, il crime, persino il musical, per parlarci di una storia d'amore come quelle che esistevano solo una volta, quando il mondo andava più lento, quando essere giovani era diverso. (Today.it)