XXV Aprile in provincia di Pavia, le celebrazioni per la Festa della Liberazione

XXV Aprile in provincia di Pavia, le celebrazioni per la Festa della Liberazione
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La Provincia Pavese INTERNO

Pavia. Oggi saranno tantissime le persone che andranno in piazza per la celebrazione del XXV Aprile. Tanti gli appuntamenti previsti, fra cortei ed orazioni per ricordare la Liberazione e la lotta contro il nazi-fascismo. Un appuntamento, come spiega il presidente provinciale di Anpi Santino Marchiselli, che ha un significato ben preciso. Ed è bene sottolinearlo: «Il XXV Aprile è una festa civile, come ci ricordava Carlo Smuraglia, in cui si ricordano uomini e donne morte per la libertà del nostro Paese. (La Provincia Pavese)

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La data, nello specifico, commemora un momento storico che, settantanove anni fa, nel 1945, ha segnato la fine dell'occupazione nazista e la caduta del regime fascista. Ancora oggi il 25 aprile è un’occasione per onorare quanti hanno combattuto e lottano per la libertà e la democrazia, difendendo i valori fondamentali della dignità umana e della giustizia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Cosa è successo il 25 aprile 1945 Chi ha liberato l'Italia da fascisti e nazisti (Virgilio Notizie)

L’occupazione nel nostro Paese non terminò in un solo giorno ma si considera il 25 aprile come data simbolo, perché quel giorno coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò e dalle città di Torino e Milano. (Corriere della Sera)

Venezia. Liberazione, bòcolo e premi San Marco: il 25 aprile una giornata piena di appuntamenti e cerimonie

Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti, tra gli altri, il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) – proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia, facenti parte del Corpo volontari della libertà, di attaccare i presìdi fascisti e tedeschi, imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate. (Il Giornale d'Italia)

«Vogliamo dare eco alle parole di Antonio Scurati, scrittore intellettuale e cittadino censurato nella sua libertà di espressione. (Corriere)

Una festa nazionale nel ricordo della liberazione del Paese dall'occupazione nazista e dal regime fascista, densa di celebrazioni e di iniziative che, come da tradizione, oggi riempiranno Venezia, le sue isole e la sua terraferma per l'intera giornata. (ilgazzettino.it)