Coronavirus, scuole chiuse per l'emergenza e piste da sci piene di turisti: ''C'è più gente che a Natale''. Ma alcuni chiudono: ''Per rispetto di chi fronteggia l'emergenza''

il Dolomiti INTERNO

Ma alcuni chiudono: ''Per rispetto di chi fronteggia l'emergenza''. Code ai tornelli, tantissime persone sulle cabinovie e sugli impianti, parcheggi completi.

"L'attrazione - commenta Fugatti - può avere una sua positività ma ci deve essere il rispetto delle regole.

Coronavirus, scuole chiuse per l'emergenza e piste da sci piene di turisti: ''C'è più gente che a Natale''.

Le piste da sci di quasi tutte le località sciistiche sono state invase da turisti. (il Dolomiti)

Ne parlano anche altre testate

Ai tempi del coronavirus funziona così: nel Cuneese, zona cuscinetto dell’emergenza, ancora si scia. E ancora: accessi contingentati in seggiovia e, a impianti chiusi, sedili da igienizzare. (La Stampa)

E' quanto emerge da una riunione straordinaria della Giunta Regionale svoltasi stamani per analizzare l'evizione della situazione sanitaria e le relative misure da adottare per contrastare la diffusione del COVID-19 (Coronavirus). (DoveSciare.it)

Le nuove misure adottate per contenere il più possibile il contagio da Covid-19 stanno creando lunghe code di accesso agli impianti della cittadina piemontese Attualmente l’accesso all’ovetto è consentito a tre persone mentre sulle seggiovie da quattro posti possono salire solo due persone così come su quelle da due posti può salire una sola persona alla volta. (Telenord)

Oggi c'è stata una forte affluenza di persone sulle località sciistiche e questo può essere positivo, ma deve esser fatto rispettando le regole. Scuole chiuse, Lombardia bloccata, ma in Trentino sulle piste c'è più gente che a Natale: questi gli effetti del coronavirus, che rischiano però di essere devastanti sul lungo tempo per il settore sciistico trentino. (Trento Today)

Al Tonale gli impianti del versante lombardo sono chiusi, mentre quelli del versante trentino sono aperti. A richiedere lo stop degli impianti sono anche le amministrazioni comunali di Cavizzana, Caldes, Terolas, Rabbi, Malè, Croviana, Dimaro Folgarida, Commezzadura, Mezzana, Pellizzano, Ossana, Pejo e Vermiglio. (NEVEITALIA.IT)

Inutile nascondere che si tratta di un duro colpo per l'economia che ruota intorno al comprensorio, già pesantemente condizionata da una stagione in cui la neve è stata una rarità. Poi è arrivata la chiusura definitiva, che durerà fino al 3 aprile, che attualmente è la data limite per le norme approvate dal Governo. (ModenaToday)