In Cina il primo vaccino è dei militari

Corriere del Ticino ESTERI

«Gli scienziati militari hanno avuto l’ordine di vincere la guerra globale per mettere a punto il vaccino», aveva non a caso titolato a marzo il South China Morning Post.

Il vaccino è stato sviluppato congiuntamente da CanSino e dal Beijing Institute of Biotechnology, parte dell’Accademia militare di scienze mediche.

La «guerra di popolo» contro il coronavirus, caldeggiata dal presidente Xi, include anche il vaccino per un’affermazione su scala globale. (Corriere del Ticino)

Su altri media

Ad5-nCoV è tra gli otto vaccini Made in China candidati per la cura della malattia legata al coronavirus e anche il Canada ha dato il nullaosta per i test sull’uomo. Finora, circa 12 vaccini anti-Covid sono stati sottoposti a test sull’uomo. (Il Fatto Quotidiano)

Dobbiamo elaborare una procedura inequivocabile per determinare quale sarebbe la cifra equa per rendere il vaccino di dominio pubblico – prosegue la lettera -. Tra i firmatari ci sono Bono Vox, Andrea Bocelli, George Clooney, Sharon Stone, Matt Damon, Forest Whitaker. (Il Fatto Quotidiano)

“Sebbene molti paesi abbiano compiuto alcuni progressi a livello globale, la pandemia in realtà sta accelerando. “La pandemia di Covid-19 non è nemmeno vicina alla fine” ha detto il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus durante il consueto briefing con la stampa a Ginevra. (Il Riformista)

Tra gli artisti George Clooney, Matt Damon, Andrea Bocelli, Bono Vox, Sharon Stone e Forest Whitaker. Un appello affinché “governi, fondazioni, filantropi e imprese sociali si facciano avanti per produrre e distribuire i vaccini in tutto il mondo gratuitamente“. (Il Riformista)

Mentre nei paesi occidentali si discute su come distribuire in maniera equa l’antidoto contro il coronavirus, Pechino dimostra di avere le idee chiare. Il primo a ottenere il vaccino è l’esercito cinese. (la Repubblica)

La fase tre della sperimentazione consente di migliorare dosaggi e impatto, con tanto di valutazione più accurata degli eventuali effetti collaterali. Incerta l’ampiezza dell’iniziativa, visto che il numero di soldati coinvolti non è stato chiarito per “ragioni di privacy commerciale”. (Ticinonews.ch)