Il té verde allontana queste malattie e allunga la vita: ecco gli effetti della bevanda sul cuore

Centro Meteo italiano SALUTE

E non solo: bere té verde allunga anche le nostre vite!

Un motivo in più per “lasciarsi andare” tre volte a settimana a questa bevanda amata in tutto il mondo.

Uno studio scientifico cinese, riportato dal sito FocusTech.it, ha dimostrato che questa bevanda è efficace per allontanare problemi e patologie cardiache.

Il té verde allontana le malattie cardiocircolatorie. Il té verde è il nostro nuovo alleato contro le malattie cardiocircolatorie. (Centro Meteo italiano)

La notizia riportata su altri media

Un nuovo studio dimostra che bere almeno tre tazze di tè alla settimana non solo mantiene il corpo in salute, ma allunga anche la vita. Il tè riduce il rischio di malattie cardiovascolari e fa diminuire il tasso di mortalità. (Il Mattino)

Lo studio ha anche notato che i benefici del tè sono stati maggiori negli uomini che nelle donne. Chi beveva abitualmente tè, inoltre, ha avuto un rischio ridotto del 56% di avere malattie cardiache e ictus letali e un rischio ridotto di morte del 29% per tutte le altre cause. (Giornale.it)

Il tè nero, invece, è completamente fermentato e durante questo processo i polifenoli vengono ossidati in pigmenti e possono perdere i loro effetti antiossidanti. (Italia a Tavola)

Il tè verde, infatti, è una fonte ricca di polifenoli mentre il tè nero è fermentato quindi i polifenoli ossidati in pigmenti perdono gli effetti antiossidanti. Secondo questa ricerca, che ha coinvolto oltre 100.000 persone, bere tè almeno tre volte a settimana riduce il rischio di contrarre malattie cardiovascolari e fa diminuire il tasso di mortalità. (VeneziaToday)

Inoltre è emerso che chi beveva la classica tazza di tè regolarmente aveva un’aspettativa di vita a cinquant’anni. Inoltre il tè verde rispetto a quello nero sembrerebbe avere più effetti per quanto concerne il processo di antiossidazione. (Investire Oggi)

In una sottoanalisi per tipo di tè, bere tè verde è stato collegato con circa il 25% di rischi più bassi per le malattie cardiache incidente e ictus, malattie cardiache mortali e ictus, e tutti causano la morte. (Corriere Nazionale)