Esalazioni tossiche a Vulcano: i gas fanno paura, scatta l’evacuazione “notturna”

Meteo Web INTERNO

Due giorni fa la Regione siciliana ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale per l’isola di Vulcano

MeteoWeb. Scatta oggi l’ordinanza sindacale che prevede l’evacuazione “notturna”, dalle 23 alle 6, dall’area del porto e dintorni dell’isola di Vulcano, alle Eolie, a seguito delle emissioni di gas tossici.

Ecco perché è rischioso vivere nella zona rossa dove odore e calore sono segnali ai quali non bisogna essere esposti. (Meteo Web)

Su altre fonti

“Al momento – ha dichiarato all’Ansa Francesco Italiano, direttore della Sezione Ingv di Palermo – il serio problema è rappresentato dalla massa di gas aumentata a dismisura. Da ieri nell’Isola di Vulcano è anche aumentata la presenza delle forze dell’ordine. (Tempo Stretto)

Gli abitanti con in testa l’ex sindaco Mariano Bruno invocano i nuovi rilievi urgenti da parte dell’Arpa nella zona rossa. La situazione è in continua evoluzione e tutte le istituzioni la stanno monitorando. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Dopo aver monitorato la parte geochimica dell’isola è stato accertato che i valori giornalieri di CO2 da 80 tonnellate sono lievitati a 480. L’ordinanza valida un mese, stop allo sbarco dei turisti. In attesa di ulteriori verifiche che sono in corso l’ordinanza avrà una durata di un mese. (BlogSicilia.it)

La zona interdetta nelle ore notturne parte da Sotto Lentia, vicino la centrale Enel fino all’istmo di Vulcanello. (MESSINA) – Da oggi è scattata l’ordinanza del sindaco, Marco Giorgianni, che riguarda l’isola di Vulcano: per un mese vietato dormire dalle 23 alle 6 del mattino nella zona rossa: Porto Levante e dintorni per circa 6 chilometri. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Secondo gli ultimi rilievi il dato è di 480 tonnellate di Co2, contro le 80 che rientrano nella norma. Gli abitanti con in testa l’ex sindaco Mariano Bruno invocano i nuovi rilievi urgenti da parte dell’Arpa nella zona rossa. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Sono presenti giornalmente almeno 15 volontari della Cri e 4 della protezione civile. Le famiglie si trasferiranno nelle case del Piano, di Gelso e di Vulcanello che dai ricercatori e Protezione civile sono state ritenute "località sicure». (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)