Larry Fink: le 5 frasi essenziali della sua lettera ai ceo

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Il perimetro all'interno del quale l'impresa privata può fare la differenza nella sfida climatica è stato messo a fuoco nell'ultima lettera che il numero uno di Black Rock, Larry Fink, ha inviato ai ceo. “Ci concentriamo sulla sostenibilità non perché siamo ambientalisti, ma perché siamo capitalisti e facciamo gli interessi dei nostri clienti”, ha affermato Fink in uno dei passaggi cruciali della sua missiva

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Ne parlano anche altri media

La pandemia ha, per così dire, messo il turbo per quasi tutte le imprese a un’evoluzione dell’ambiente operativo che era già in atto. Caro Ceo, alla base del capitalismo c’è un costante “reinventarsi”; per non rischiare di essere soppiantate da nuovi concorrenti, le aziende devono continuamente evolversi, di pari passo con il mondo che le circonda. (La Stampa)

Sono le parole di Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock, in difesa di un movimento di azionisti che spinge le aziende a privilegiare gli interessi della società oltre che i profitti. LA LETTERA ANNUALE. (Benzinga Italia)

Chi può saperlo meglio di Larry Fink, fondatore e amministratore di BlackRock, il più grande gestore al mondo, con oltre 10mila miliardi di dollari di asset in gestione. È il capitalismo, che fa leva sulle relazioni reciprocamente vantaggiose tra voi e i vostri dipendenti, clienti, fornitori e le comunità su cui la vostra società fa affidamento per prosperare. (Notizie - MSN Italia)

Sono le parole di Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock, in difesa di un movimento di azionisti che spinge le aziende a privilegiare gli interessi della società oltre che i profitti. LA LETTERA ANNUALE. (Yahoo Finanza)

È questo il potere del capitalismo”, scrive Fink nella sua lettera annuale inviata ai Ceo delle aziende su cui BlackRock investe. Chi può saperlo meglio di Larry Fink, fondatore e amministratore di BlackRock, il più grande gestore al mondo, con oltre 10mila miliardi di dollari di asset in gestione. (FIRSTonline)

“Pagare di più chi lavora, ma anche creare un ambiente migliore, che vada oltre le questioni di retribuzione e flessibilità”. Ci aspetteremmo che l’autore di questo messaggio possa essere Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, oppure un Catalano dei nostri tempi. (ltroPensiero.net)