Cassazione assolve quattro neofascisti: “Il saluto romano durante commemorazione non è reato”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Fanpage.it INTERNO

A cura di Ilaria Quattrone. (Immagine di repertorio). È stata annullata la condanna in appello nei confronti di quattro neofascisti che, durante la cerimonia al Campo X del cimitero Maggiore di Milano del 25 aprile 2016, fecero il saluto romano.

La Corte di Cassazione, secondo la quale "il fatto non sussiste" perché il saluto fascista durante una commemorazione non è da considerarsi reato, ha così ribaltato la sentenza della Corte d'Appello. (Fanpage.it)

Su altre fonti

(LaPresse/AP) - . (LaPresse)

In primo grado vennero tutti assolti perché il fatto non sussiste, con riqualificazione del fatto in articolo 5 legge Scelba. Al termine della discussione, la Cassazione ha dato ragione alla difesa, annullando senza rinvio la sentenza di appello perché il fatto non sussiste (Adnkronos)

(LaPresse/AP) – La legge del Texas consente ai privati cittadini di ottenere almeno 10mila dollari in risarcimento, se vincono una causa contro qualcuno che abbia consentito un aborto, violando i divieti. (LaPresse)

Il portavoce del Dipartimento di Giustizia Anthony Coley afferma che il governo federale chiederà alla Corte Suprema di revocare tale decisione. (LaPresse/AP) – L’amministrazione Biden si rivolgerà alla Corte suprema degli Stati Uniti nel tentativo di fermare la legge del Texas che ha vietato la maggior parte degli aborti da settembre. (LaPresse)

Il saluto fascista, in un contesto 'commemorativo', non è reato. Quattro che, riunitisi al Campo X del cimitero Maggiore di Milano per commemorare come ogni anno i caduti della Repubblica Sociale Italiana, misero in atto la cerimonia del 'Presente', facendo il saluto romano. (La Repubblica)

Tarquinia - Tra i testimoni l'ex vicesindaco Manuel Catini nella cui stanza fu immortalato il gesto. Condividi la notizia:. . . . . . Tarquinia – Saluto fascista in comune. Tarquinia – (sil.co.) Davanti al tribunale di Civitavecchia è finito il giovane che si è fatto scattare una foto col cellulare mentre, indossando la fascia tricolore, tendeva il braccio destro in avanti nel saluto fascista. (Tuscia Web)