Cambio di sesso, a Padova sarà possibile farlo in ospedale. Zaia: «È una questione di civiltà»

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Il policlinico universitario di Padova predisporrà un progetto per prendere in carico i pazienti decisi a intraprendere il percorso di cambiamento di sesso. Una terapia, interamente sotto l’egida della sanità pubblica e stabilita dai «livelli essenziali d’assistenza», che partirà - come ha svelato il governatore Luca Zaia - dall’opera preliminare di orientamento dell’assistito per arrivare poi ad accompagnarlo fino al termine del percorso per cambiare genere. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Carlo Giovanardi 11 marzo 2023 Ha suscitato polemiche, da parte di ambienti di area cattolica, la decisione della Regione Veneto di rendere operativa una struttura sanitaria pubblica per consentire in sicurezza interventi demolitori necessari per curare la cosiddetta “disforia di genere”, la patologia di chi si sente imprigionato in un corpo di uomo pur sentendosi donna (o viceversa). (Liberoquotidiano.it)

Sul cambio di genere la Regione cambia marcia e punta su Padova. Con una delibera approvata all’unanimità in settimana a palazzo Balbi, la Giunta regionale ha riconosciuto all’Azienda Ospedale Università di Padova il ruolo di Centro regionale per i disturbi di identità di genere. (Il Mattino di Padova)

Così da far diventare il Veneto davvero una Regione inclusiva in materia di diritti Lgbt+, un modello in Italia. Qui è stato istituito con delibera il Centro di riferimento regionale pubblico per “la presa in carico degli assistiti con disturbi di identità di genere“, che il presidente Luca Zaia definisce, a ragione, “un fatto di civiltà, oltre che di legge e di Lea”. (Luce)

«Da Zaia a Centinaio: la Lega ora cambia sui diritti lgbt (e c’entra “l’effetto Francesca”)», titola così un articolo del Corriere della Sera che non solo dà conto delle recenti uscite del Governatore del Veneto - che ha definito i centri per il «cambio di sesso» una «scelta di civiltà» - e del vicepresidente del Senato – che ha mostrato apertura verso i «matrimoni egualitari» -, ma si spinge ad individuare la genesi di tale svolta nell’influenza che eserciterebbe la fidanzata di Matteo Salvini, Francesca Verdini. (provitaefamiglia.it)

Ormai il Veneto guarda alla modernità, all’inclusività, al rispetto umano": lo ha detto Luca Zaia, governatore leghista del Veneto, parlando del nuovo centro regionale per la disforia di genere e i percorsi di transizione. (Fanpage.it)

Il governatore del Veneto: «Io amministro tutti. E il centrodestra non ha l’anello al naso». «Sarebbe vomitevole se qualcuno pensasse che si fa una cosa del genere con l’occhio alla politica» Di Marco Cremonesi (Corriere della Sera)