Terremoto tra Turchia e Siria: centinaia di morti

L'Unione Sarda.it INTERNO

Una scossa di terremoto di magnitudo 7.9 è stata registrata alle 2.17 della notte tra domenica e lunedì nella zona di Gaziantep, nel sud-est della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. Al primo sisma sono seguite diverse repliche ed è scattata l’allerta tsunami in tutto il Mediterraneo, anche per le coste italiane. Le vittime e i feriti si contano già a centinaia, sia in territorio turco che in territorio siriano. (L'Unione Sarda.it)

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Kahramanmaras, Gaziantep, Adana, sono soltanto alcune delle grandi città dove i soccorritori stanno provando a salvare le migliaia di persone ancora intrappolate tra le macerie. Ma l'ampiezza del disastro è tale che è impossibile arrivare ovunque si concentrino le urla dei cittadini che chiedono di essere tirati fuori dai palazzi accartocciati. (ilGiornale.it)

Le vittime accertate al momento sono oltre 600, ma il bilancio è destinato a salire. Sono decine gli edifici crollati in tutta la regione: i filmati catturati dalla Difesa civile siriana a Idlib hanno mostrato le operazioni di recupero, con l’utilizzo di bulldozer per rimuovere le macerie (LaPresse)

Tra i video del drammatico terremoto che ha colpito Turchia e Siria, uno è subito diventato virale. Sono le immagini del salvataggio di alcuni bambini, recuperati dai soccorritori sotto le macerie nella provincia di Hatay. (Corriere dell'Umbria)

Molte persone sotto le macerie, tra cui molti bambini che vengono estratti dai detriti delle case crollate (Palermocalcio.News)

Lo rende noto CnnTurk mostrando immagini dell'edificio ridotto ad un cumulo di macerie. Il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo, è stato distrutto dal terremoto che ha colpito il sud est della Turchia e il nord della Siria (ilgazzettino.it)

I palazzi cedono mentre si scatena il panico tra i passanti. I palazzi continuano a crollare in Turchia, dopo il violento sisma che ha colpito il Paese e la vicina Siria nella notte tra domenica e lunedi. (LaPresse)