Giù le utility, pesante A2a dopo presentazione piano

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Seduta pesante per le utility a Piazza Affari, all'indomani dell'annuncio del Governo dei dettagli dell'aumento delle tasse sugli extra-profitti per il 2022. Sul mercato, la più penalizzata è A2a dopo la presentazione del piano che ha visto una riduzione degli investimenti. Le vendite colpiscono anche Enel e Hera mentre Italgas limita le perdite. Il Governo ha deciso di introdurre una modifica alla tassazione del 2022 con un innalzamento dell'aliquota del prelievo sull'incremento del gross margin ai fini Iva dal 25% al 35%. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

«Ci concentriamo sul mercato domestico, tutte le risorse che abbiamo le investiremo in Italia, mentre prima si prevedeva di investire all'estero il 20% del totale», spiega l'ad Renato Mazzoncini alla platea milanese a cui ha dato una doppia view: a fine piano e al 2030. (ilGiornale.it)

Gruppo A2A mantiene economia circolare e transizione energetica come pilastri della sua strategia. L'annuncio ufficiale nella mattinata di mercoledì 23 novembre 2022, quando presso gli East End Studios di Milano, l'amministratore delegato e direttore generale Renato Mazzoncini, ha illustrato l'aggiornamento del piano strategico 2021-2030 del gruppo. (ilmessaggero.it)

Un percorso da seguire identico al passato ma con la inevitabile necessità di fare i conti con la situazione energetica ed economica attuale. L'annuncio ufficiale nella mattinata di mercoledì 23 novembre 2022, quando presso gli East End Studios di Milano, l'amministratore delegato e direttore generale Renato Mazzoncini, ha illustrato l'aggiornamento del piano strategico 2021-2030 del gruppo. (Adnkronos)

E' il messaggio lanciato al mercato dall'amministratore delegato Renato Mazzoncini, che ha ribadito l'obiettivo di "tenere in Italia" tutte le risorse disponibili per sostenere "l'autonomia energetica del Paese... (La Nuova Sardegna)

A2A presenta l'aggiornamento del piano strategico 2021-2030 24 novembre 2022 (Il Sole 24 ORE)

Di Massimiliano Del Barba La guerra colpisce anche le infrastrutture energetiche. E mentre in Ucraina i missili russi mettono fuori uso acquedotti e linee elettriche, in Europa anche le società di produzione e di distribuzione dell’energia fanno i conti con l’inflazione e l’aumento del costo del denaro generati dall’instabilità geopolitica. (Corriere)