Moda, la sfilata di Valentino all’Arsenale di Venezia. FOTO

"Valentino Des Atelier", il nome della collezione, è infatti un incontro di mondi, la moda, e l'arte, che hanno nella creatività il loro punto d'incontro, e che il couturier ha riunito in una inedita 'factory', alla quale hanno collaborato 17 artisti di tutto il mondo, in gran parte pittori

redits: Courtesy of Valentino. E lo fa, grazie a Piccioli, con un progetto che pesca e si ispira all'arte, materia di cui è fatta questa città. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altre testate

2' di lettura. Una comunità di creativi per l’Atelier. Quel che gli interessa, invece, è creare una factory, una comunità di creativi intorno alla maison. (Il Sole 24 ORE)

"Bisogna immaginare Valentino Des Ateliers come un concerto di due mondi distinti - pittura e alta moda, arte contemporanea e arte vestimentaria - nei quali le voci ascoltano reciprocamente il canto degli altri prima di pronunciarsi", spiega il curatore Gianluigi Ricuperati. (Vogue.it)

Una passerella a cielo aperto, allestita in una location mozzafiato, in uno dei luoghi più affascinanti di Venezia, le Gaggiandre dell'Arsenale. Un omaggio al suo panorama culturale, ma anche l'occasione per cercare un vero e proprio dialogo tra arte e moda. (Grazia)

“Condivido i valori di tutti questi artisti – conclude Pierpaolo Piccioli – e credo che questo sia il vero senso della Couture di Valentino oggi: non più l’immagine di un certo tipo di lifestyle ma quella di una comunità di persone che condividono gli stessi valori“ Guardiamo, ad esempio, il magnifico look che ha chiuso la sfilata: un capo che nasce dalla storia personale di uno degli artisti coinvolti nel progetto, James Nares, oggi Jamie Nares. (Il Fatto Quotidiano)

Valentino sceglie Venezia, non Parigi, non Roma, non Milano, per presentare la sfilata Haute Couture autunno inverno 2021/2022. Tutto questo è espresso soprattutto attraverso gli abiti: 84 look tra femminili e maschili, realizzati dall’Atelier romano di Valentino. (Io Donna)

Per questo resta fondamentale vaccinare le fasce d’età più alte”, è il ragionamento che arriva dalla struttura commissariale. Con il prossimo ‘decreto emergenza’ sembra ormai certo che il green pass sarà rilasciato - in linea con l’Ue - solo con la seconda dose (L'HuffPost)