Pordenone, sospesi 73 infermieri che non si sono vaccinati contro il Covid

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Il Messaggero Veneto SALUTE

Lunedì 19 luglio sono stati sospesi dall’Ordine 73 infermieri residenti in provincia di Pordenone che non hanno ottemperato all’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19.

Nel pomeriggio si è riunito in via straordinaria il consiglio dell’Ordine per valutare la posizione dei colleghi compresi nell’elenco redatto dal Dipartimento di prevenzione.

Del gruppo fanno parte pensionati, dipendenti di strutture pubbliche e private e liberi professionisti

Dalla sospensione dall’albo deriva l’impossibilità per questi operatori di svolgere l’attività infermieristica sia nel pubblico che nel privato. (Il Messaggero Veneto)

Su altri media

La Regione Emilia-Romagna non ha ancora reso note le disposizioni ufficiali in questi casi (come invece hanno fatto altri territori) ma la sospensione (che vale anche per lo stipendio) sembra probabile. (IlPiacenza)

Il pugno duro dell’Ausl contro i sanitari non vaccinati non è una sorpresa, per gli ordini di medici e infermieri. "Tra i medici la copertura vaccinale ha superato il 90% – ricorda Grossi – Ma abbiamo ancora alcuni colleghi che, per vari motivi, non intendono sottoporsi al. (il Resto del Carlino)

L'interruzione dell'attività dev'essere immediata, anche se il datore di lavoro non è a conoscenza della sospensione. I restanti 20 lavorano presumibilmente alcuni per l'azienda sanitaria pordenonese, altri per le case di riposo o strutture private di vario genere. (TGR – Rai)

Opi Pordenone sospende 73 infermieri no vax. La vaccinazione anti Covid19 di un'infermiera. Il direttore generale dell’Asugi, Poggiana: Prenoteremo il vaccino per i no vax . (Nurse24)

Gli infermieri e il dipartimento di prevenzione di Pordenone sono stati i più rapidi. Il territorio del Friuli Occidentale, peraltro, sembra quello con la minor presenza di operatori sanitari non vaccinati (TGR – Rai)

Il brano è accompagnato da un video girato a Londra e celebra il rito collettivo del calcio e il ritorno alla vita del post pandemia in un continente vaccinato, "dalle strade di Dublino a Notre Dame", come canta il leader della band irlandese nel pezzo dal sound pop ma con la chitarra marchio di fabbrica del gruppo irlandese e una spruzzata di dance, assicurata dal dj e produttore olandese. (La7)