Cinque cose da ricordare di Turchia-Italia

La Stampa SPORT

Le regole d’ingaggio e di ingresso (code ordinate, gruppi scaglionati) sono state rispettate, un po’ meno quelle di comportamento una volta entrati.

Le code fuori dallo stadio. Ce ne eravamo dimenticati.

A Roma più o meno quindicimila persone dove normalmente ce ne stanno settantamila sono bastate a farci capire la differenza tra un acquario e uno stadio.

E non eravamo più abituati, da marzo 2020 lo stadio era diventato un territorio proibito. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

La suggestione si era affacciata la settimana scorsa a Bologna, amichevole contro la Repubblica Ceca: Immobile, Insigne, Berardi (con l’intermezzo di Barella). E Insigne, ovvero quello che a trent’anni non si sente vecchio, ma non crede più di essere ancora abbastanza giovane da permettersi di indugiare. (Torino Granata)

Dagli studi di Sky, Matteo Marani commenta la possibilità che Mancini cambi parecchi protagonisti dell’Italia di ieri nella prossima contro la Svizzera: “È vero che abbiamo battuto la Turchia che non è una squadra scarsa ma viene sottovalutata per merito dell’Italia. (TUTTO mercato WEB)

E sarebbe sbagliato sminuire il valore della Turchia, carnefice negli ultimi mesi della Francia campione del mondo in carica e dei Paesi Bassi. La gara di apertura me la immaginavo così, ma questa è solo la prima tappa di un lungo percorso, quindi piedi per terra e grande umiltà (TIMgate)

La gara inaugurale si gioca a Roma: ecco le probabile scelte dei tecnici. Ecco le probabili scelte dei due commissari tecnici riportate da Calcionews24. (Milan News 24)

l’Italia parte sparata, 3-0 ai turchi. QS: "Pronti, via. (TUTTO mercato WEB)

E se le Turchia non ha fatto una bella figura, il merito è soprattutto dell’Italia: “Non è una squadretta – sottolinea Mancini – ha giocatori di talento”. Mancini, d’altronde, lo aveva anche detto alla vigilia: “È arrivato il momento di far divertire un po’ la gente”. (TIMgate)