Blitz in Olanda per catturare Matteo Messina Denaro, ma finisce in cella un turista inglese - L'Unione Sarda.it

L'Unione Sarda.it INTERNO

In tutto questo polverone non è da sottovalutare la disavventura del povero turista appassionato di Formula 1.

Ma quell’uomo altro non era – come poi dimostrato anche dalla prova del Dna – un turista di Liverpool di 54 anni, Mark, in Olanda col figlio per assistere al Gran Premio di Formula 1.

Uno scambio di persona davvero clamoroso che ha messo in imbarazzo gli investigatori olandesi e la Procura di Trento, che ha lanciato la segnalazione di arresto. (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altri media

L’identità del turista inglese è stata poi provata attraverso il test del Dna. Secondo quanto riporta il Post, alcuni anni prima il turista inglese aveva conosciuto un avvocato olandese e lo ha fatto convocare come proprio legale. (Tuscia Web)

È intensa e nota l'attività investigativa sulle infiltrazioni mafiose che la Procura di Trento, con il procuratore Sandro Raimondi, porta avanti da diverso tempo. Pensavano di aver preso l'ultimo latitante di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro, il blitz sarebbe partito da Trento e arrivato fino in Olanda. (TrentoToday)

Messina Denaro, sulle orme del fantasma. Continua la caccia alla Primula rossa di Castelvetrano: nell'indagine sui boss agrigentini le intercettazioni su un "canale di comunicazione". (La Repubblica)

È una serata apparentemente tranquilla quella che si sta svolgendo al ristorante Het Pleidooi, a L’Aia, in Olanda. All’improvviso si fermano davanti all’ingresso sette auto e fanno irruzione nell’edificio le forze speciali della polizia locale, armi in pugno. (FormulaPassion.it)

La soffiata direttamente dall’Italia: Matteo Messina Denaro, “u’siccu”, la “primula rossa” della Mafia siciliana, il più ricercato dei latitanti italiani, sarà in un ristorante con altre due persone, mercoledì 8 settembre. (Il Riformista)

Fatto sta che Messina Denaro è ancora a spasso non si sa dove dopo decenni di latitanza La richiesta di arresto era partita dalla procura Trento e dal procuratore Sandro Raimondi. (StrettoWeb)