Hugh Grant e altre star attaccano Apple per lo spot dell'Ipad pro: "La distruzione dell'esperienza umana"

L'ultimo spot della Apple per il nuovo tablet iPad Pro, che mostra una pressa industriale che schiaccia letteralmente un televisore, strumenti musicali, libri e altro ancora, ha scatenato la rabbia di molti esponenti di Hollywood e non solo. Lo spot, intitolato "Crush!", mostra una serie di oggetti vari - tra cui un giradischi, un pianoforte, una chitarra, un vecchio televisore, macchine fotografiche, una macchina da scrivere, libri, barattoli e tubi di vernice e una classica macchina da gioco arcade - che vengono schiacciati e "compressi" nel nuovo iPad Pro. (Movieplayer)

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Se lo spot Crush con cui Apple ha lanciato il nuovo iPad Pro, voleva mettere in luce la forza assegnata alla creatività dal nuovo iPad Pro, il risultato si potrebbe definire come fallimentare, anzi un vero e proprio boomerang tanto che Apple è stata costretta a scusarsi e a ritirarlo. (macitynet.it)

Dopo la presentazione dei nuovi iPad Pro, Apple ha lanciato lo spot “Crush!” per promuovere il dispositivo. L’annuncio è stato oggetto di molte critiche negli ultimi due giorni, e ora Apple ha deciso di scusarsi pubblicamente. (iPhone Italia)

Al centro dell’innovazione troviamo la funzione “squeeze”, una sorta di pressione virtuale che permette di attivare rapidamente azioni personalizzate con una semplice stretta. Presentata di recente, questa nuova generazione di stilo digitale vanta una serie di funzionalità innovative che la rendono un vero e proprio strumento professionale per artisti, designer e chiunque voglia dare libero sfogo alla propria immaginazione. (Lega Nerd)

Apple, con un raro mea culpa, si è scusata per la sua ultima pubblicità dell'iPad Pro M4, i più sottili mai realizzati, ammettendo di aver "mancato l'obiettivo". Lo spot 'Crush', pubblicato martedì sui social media dal CEO di Apple Tim Cook, è stato accolto con molte critiche da parte degli utenti, secondo i quali l'annuncio sembra celebrare la distruzione della creatività e dell'arte umana da parte della tecnologia. (Adnkronos)