Terremoto Siria e Turchia, morti potrebbero essere “oltre 15mila”: “Stiamo rintracciando gli ultimi italiani”

Il Riformista INTERNO

Strage senza fine in Turchia e Siria, i due Paesi devastati dal terremoto che ha ucciso oltre 3mila persone, ma il numero è destinato a raggiungere cifre impressionanti secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “C’è un potenziale di ulteriori crolli e numeri otto volte superiori ai numeri iniziali” ha fatto sapere Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze dell’ufficio europeo dell’Oms. (Il Riformista)

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Sono 3.432 i morti accertati in Turchia, 1.597 quelli in Siria. È salito a oltre 5 mila il bilancio delle vittime del devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 febbraio. (Open)

Durante la notte la Turchia ha aggiornato a 2.921 il numero dei morti in seguito al terremoto di magnitudo 7.9 al confine con la Siria. Il dato porta il bilancio provvisorio complessivo delle vittime del sisma a 4.365: le autorità siriane che da parte loro hanno contato finora 1.444 morti. (Open)

Una catastrofe immane. Un terremoto devastante, quasi ottavo grado della Richter. (Il Riformista)

Il mastodontico castello di Gaziantep, che da quasi duemila anni svettava sull'altipiano sito nella parte più occidentale dell'Anatolia sud-orientale della Turchia proteggendo la città nata sulle ceneri dell'antica Antiochia ad Taurum, non esiste più. (Sky Tg24 )

Milano, 7 feb. (LaPresse) – E’ salito a 7826 il bilancio dei morti complessivi, tra Turchia e Siria, del devastante terremoto che ieri ha colpito i due paesi. (LaPresse)

“Questa è una crisi che va ad aggiungersi a molteplici crisi nella regione colpita“, ha affermato durante la riunione del consiglio dell’organizzazione a Ginevra, “in tutta la Siria, i bisogni sono sempre più alti, dopo quasi 12 anni di crisi prolungata e complessa, mentre i finanziamenti umanitari continuano a diminuire” È quanto stima Adelheid Marschang, Senior Emergency Officer dell‘Organizzazione mondiale della sanità (Oms), come riporta il Guardian. (LaPresse)