Test di medicina, c’è il contrordine: i giudici riammettono gli esclusi

Il Gazzettino SALUTE

La motivazione sta nel fatto che, per l’anno accademico 2019-2020,...

di Lorena Loiacono e Graziella Melina. CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO. USERNAME PASSWORD Se sei già un cliente accedi con le tue credenziali:. Il test a numero chiuso, ormai, fa acqua da tutte le parti.

A deciderlo è il Consiglio di Stato: i giudici amministrativi hanno infatti accolto i ricorsi di coloro che non trovarono posto due anni fa, come già era avvenuto (con una precedente sentenza) ad altri 250 candidati rimasti fuori con il test dello scorso anno. (Il Gazzettino)

Su altre testate

La pagina richiesta non è disponibile. La causa potrebbe essere un link inaccurato o troppo vecchio. (Quotidiano Sanità)

“Dare la possibilità a tanti giovani di costruirsi un futuro – concludono gli avvocati – è la nostra più grande vittoria!” E, nonostante il Miur non abbia mai dato seguito e riscontro, anche oggi il Consiglio di Stato si sostituisce ancora una volta al Ministero fissando il numero di posti in più anche per il 2017”. (Economy Sicilia)

Dunque, secondo il principio indicato dal Consiglio di Stato, ci potrebbero essere in tutto 1600 in posti disponibili in più per i candidati del 2018, e altrettanti per il 2017. L’8 ottobre il Consiglio di Stato ha dato ragione a 250 studenti esclusi dalla facoltà di Medicina nel 2018. (lentepubblica)

Inoltre, tale aumento di posti dovrebbe iniziare ad arginare la futura carenza di medici”. “Dare la possibilità a tanti giovani di costruirsi un futuro – concludono gli avvocati – è la nostra più grande vittoria”. (ilSicilia.it)

I giudici amministrativi hanno disposto l’ampliamento dei posti anche per chi aveva proposto ricorso collettivo nel 2017 che adesso potrà dunque immatricolarsi a Medicina. Nei prossimi giorni decine di nostri ricorrenti potranno già immatricolarsi in Medicina nella sede scelta. (BlogSicilia.it)

Oggi, infatti, a distanza di due anni, potranno frequentare i corsi anche gli studenti che furono esclusi dalle selezioni del 2017. «Se lo Stato vuole davvero accogliere più studenti nella facoltà di Medicina – spiega il rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio, già preside di Medicina –, deve investire in strutture e docenti. (Nurse Times)