Rafah, l'ultimatum israeliana: "Hamas liberi gli ostaggi o invadiamo"

Rafah, l'ultimatum israeliana: Hamas liberi gli ostaggi o invadiamo
Il Faro online ESTERI

– Questo è l’ultimo momento utile per un accordo, perché in alternativa Israele darà il via alla sua operazione di terra a Rafah. Sarebbe questo – secondo l’emittente Channel 12, che cita una fonte israeliana – il messaggio trasmesso con chiarezza da Israele agli interlocutori egiziani – e per il loro tramite al leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar – durante i colloqui tra i negoziatori israeliani per gli ostaggi ed una delegazione di mediatori egiziani in visita nel paese. (Il Faro online)

Se ne è parlato anche su altri media

Continuano i negoziati tra Israele e la delegazione egiziana per un accordo sugli ostaggi e la tregua a Gaza. Secondo un funzionario israeliano una delegazione egiziana sta tentando di riaprire i colloqui con una proposta che prevederebbe il rilascio di 33 ostaggi, gli unici ancora in vita. (Il Sole 24 ORE)

Lo ha affermato il vice capo del braccio politico di Hamas a Gaza, Khalil al-Hayya, che attualmente si trova in Qatar. Hamas ha ricevuto la risposta ufficiale di Israele alla sua ultima proposta di tregua e "la studierà" prima di rispondere a sua volta. (Adnkronos)

Nei negoziati condotti dall'Egitto, Israele chiede ad Hamas di liberare almeno 33 ostaggi. (La Stampa)

Hamas: “Ricevuta risposta Israele a proposta su tregua, la studieremo”

Intanto la gestione dei colloqui tra i dirigenti politici di Hamas e quelli di Israele è ormai passata interamente nelle mani dell'Egitto. (Inside Over)

L'ala militare di Hamas ha pubblicato il video di due ostaggi israeliani: Keith Siegal, che è anche cittadino Usa, preso nel kibbutz di Kfar Aza, e Omri Miran, rapito il 7 ottobre nel kibbutz di Nir Oz. (Repubblica TV)

(Adnkronos) – Hamas ha ricevuto la risposta ufficiale di Israele alla sua ultima proposta di tregua e "la studierà" prima di rispondere a sua volta. Lo ha affermato il vice capo del braccio politico di Hamas a Gaza, Khalil al-Hayya, che attualmente si trova in Qatar. (il Fatto Nisseno)