Come un drone è riuscito ad hackerare una Tesla

Autoblog ECONOMIA

Tesla ha dichiarato che una delle sue vetture ha subìto un hackeraggio da parte di un drone, avvenuto durante il concorso Pwn2Own, voluto dalla stessa azienda per individuare eventuali falle all’interno dei loro prodotti.

e Benedikt Schmotzle di Comsecuris GmbH hanno scoperto una vulnerabilità nelle automobili Tesla che ha permesso loro di compromettere le auto parcheggiate e controllare il loro sistemi di infotainment tramite WiFi”, questo è stato il comunicato riguardante l’episodio. (Autoblog)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La potenza della Tesla Model 3 da corsa sfiora i 477 Cv con una coppia massima che dovrebbe superare i 1.200 Nm, valori che permettono alla macchina elettrica uno scatto da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi ed una velocità di punta che s’aggira intorno ai 270 km/h. (La Gazzetta dello Sport)

TESLA MODEL Y CON LE CELLE 4680. Attualmente, questo modello è costruito a Fremont e in Cina e solo con le celle 2170. Tesla sta portando avanti la costruzione della nuova Gigafactory in Texas in cui saranno costruite anche le Model Y . (HDmotori)

Se si confronta questo dato con quello delle società rivali, il distacco non è eccessivo. La crescita di Tesla negli Stati Uniti non si ferma. (FormulaPassion.it)

In molti sapranno ormai che uno dei veicoli elettrici più veloci in assoluto è la Model S del marchio statunitense Tesla. Nonostante ciò, a riguardo, stanno circolando voci di corridoio le quali confermerebbero un nuovo tempo record raggiunto dall’auto elettrica della casa di Elon Musk. (Tom's Hardware Italia)

A questo proposito, secondo alcune voci di corridoio riportate dai colleghi di Electrek, Tesla avrebbe diverse migliaia di veicoli fermi e bloccati nelle immediate vicinanze della fabbrica di Fremont. Mentre alcuni costruttori di auto sono riusciti, in via del tutto temporanea, a risolvere la problematica altri hanno dovuto limitare la produzione di alcuni modelli e anche la forza lavoro. (Tom's Hardware Italia)

Il che significa, nel concreto, costruire una piattaforma in tre pezzi che integri il pacco batterie con i due assi della vettura. La costruzione della pressa per costruire il Megacast è stata affidata a macchinari Idra, una società bresciana fondata nel secondo dopoguerra che oggi rifornisce industrie a livello globale. (Automoto.it)