Rapito, la conversione di Edgardo Mortara: video intervista con Marco Bellocchio

Nelle sale dopo una presentazione applaudita al Festival di Cannes, Rapito è il nuovo riuscito appassionante affresco di Marco Bellocchio. Lo abbiamo incontrato e vi presentiamo una video intervista con lui. (ComingSoon.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Tre volte già che c’era, i Bellocchio erano molto devoti. Chi ha visto “Marx può aspettare” sa che a casa Bellocchio col battesimo non si scherza. (L'Espresso)

Roma, 29 mag. – “Rapito” di Marco Bellocchio è il terzo incasso al primo weekend di programmazione al cinema, terzo al box office e primo incasso italiano con 458.835 euro dopo i blockbuster “La Sirenetta” e “Fast X”. (Agenzia askanews)

Protagonista dell’intervista di Daria Bignardi il regista Marco Bellocchio che ci presenta il suo ultimo film “Rapito” e che, alla presentazione al Festival di Cannes, ha ricevuto 13 minuti di applausi. (Radio Capital)

Martedì 30 maggio a Torino in programma tre appuntamenti con Marco Bellocchio, in città per incontrare il pubblico del suo film “Rapito”: insieme a lui, all’Ambrosio per gli spettacoli delle 18,30 e delle 21,15 e al Massimo per quello delle 20,30, ci saranno Fausto Russo Alesi, che nel film interpreta il padre del piccolo Edgardo Mortara, vittima del rapimento da parte delle autorità ecclesiastiche nella Bologna di metà ’800, e Barbara Ronchi, che nel film è la madre. (CronacaQui.it)

Il giornalista Paolo De Paola si scaglia in maniera diretta in collegamento su TMW Radio contro la Juventus per il bene del calcio italiano. COLPEVOLI – De Paola è duro contro il club bianconero: «Tutti hanno interesse a voltare pagina, la Juventus e il calcio italiano in generale. (Inter-News)

È straordinario, Marco Bellocchio. Ormai a tutti gli effetti il nostro cineasta più fresco, potente, coraggioso, imperituro, sempre lucido e allo stesso tempo appassionato. A guardare il suo ultimo ciclo filmico (quello iniziato nel 2019 con Il Traditore, ma in un certo senso preparato già in Fai bei sogni) non si può fare a meno di pensare alle parole di Akira Kurosawa e sottolineate anche da Martin Scorsese al 76esimo Festival del Cinema di Cannes, dove il film del cineasta di Bobbio di cui stiamo per parlare era in concorso. (Lega Nerd)