Arzano, l'agguato al Roxy bar dopo la scarcerazione del boss

Cronache della Campania INTERNO

C’è anche un anziano innocente. E che tra Belgiorno e Cristiano vi fossero vecchi rancori non è un mistero.

L’agguato potrebbe essere legato a frizioni interne al clan e alla lotta per la leadership dopo l’arresto di Cristiano.

L’obiettivo principale dell’agguato al Roxy bar era Salvatore Petrillo, 29 anni, nipote del boss Pasquale Cristiano, l’uomo che ai domiciliari aveva sfilato in Ferrari per le strade di Arzano per la comunione del figlio. (Cronache della Campania)

Su altri giornali

Vittime innocenti che hanno avuto la sola colpa di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato Far west in via Ignazio Silone, 5 feriti in un agguato. (ROMA on line)

«Abbiamo avuto tante manifestazioni di solidarietà – conclude Savorra – ma la paura delle persone è tanta shadow. «Io e mia moglie eravamo dietro al bancone e appena abbiamo sentito i primi due spari ci siamo buttati a terra. (Corriere del Mezzogiorno)

Anche un altro ferito, Vincenzo Pio Merolla, 18 anni, ricoverato anch’egli nell’ospedale di Giugliano, è in pericolo di vita. Petrillo, Merolla e Luigi Casola, quest’ultimo 39enne con precedenti di polizia, ferito a una gamba e non in pericolo di vita (Il Fatto Vesuviano)

Anche lui, come l'altro ferito Roberto Lastra, 27 anni, di Arzano, incensurato, e ritenuti vicino alla cosca della 167 (dal nome dell’omonimo complesso di edilizia popolare). Loro obiettivo, Salvatore Petrillo, nipotedel boss di Arzano, Pasquale Cristiano. (Rai News)

A cura della Redazione. Cinque persone sono rimaste ferite in un agguato avvenuto nel 'Roxy Bar' in via Ignazio Silone ad Arzano, alle porte di Napoli. Le cinque persone ferite sono state portate nei vicini ospedali; sembra, fanno sapere i carabinieri, che non siano in pericolo di vita. (TorreSette)

Una città sconvolta, terrorizzata, perché qui si può morire per strada. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (Il Mattino)