Una ricerca dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive e dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza apre nuove prospettive per la gestione clinica dei pazienti

“Questi dati possono aprire nuove prospettive anche in campo terapeutico in un prossimo futuro” ha aggiunto Valerio Pazienza, biologo del Laboratorio di ricerca in Gastroenterologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza

Rispetto al gruppo di controllo e ai pazienti w-COVID19, i pazienti i-COVID19 hanno per esempio evidenziato un calo dell’indice Chao1, che misura la ricchezza microbica.

Sono questi i risultati più importanti di una ricerca condotta congiuntamente dall’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma e dall’IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo (FG), appena pubblicata dalla rivista scientifica PLOS ONE. (San Giovanni Rotondo Free)

Su altre testate

Il Covid-19 è una malattia che interessa le basse vie respiratorie, ma il virus Sars-Cov-2 è stato individuato anche in altri organi, come l’intestino. In presenza di patogeni estranei, il microbiota intestinale rilascia prodotti microbici e immunomodulatori che aiutano la regolazione dell’immunità polmonare, e viceversa (l'Immediato)

Dall’analisi sono emerse significative differenze nella composizione del microbiota tra i tre gruppi di pazienti. “Questi dati possono aprire nuove prospettive anche in campo terapeutico in un prossimo futuro” ha aggiunto Valerio Pazienza, biologo del Laboratorio di ricerca in Gastroenterologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza (FoggiaToday)

Rispetto al gruppo di controllo e ai pazienti w-COVID19, i pazienti i-COVID19 hanno per esempio evidenziato un calo dell’indice Chao1, che misura la ricchezza microbica Recenti ricerche hanno evidenziato l’esistenza di un “asse polmoni-intestino”, nel quale il microbiota intestinale, quando le cellule immunitarie intestinali hanno individuato patogeni estranei, rilascia prodotti microbici e immuno-modulatori che aiutano la regolazione dell’immunità polmonare, e viceversa. (SanGiovanniRotondonet.it)

L’infezione da Sars-CoV-2 provoca alterazioni della flora intestinale che, opportunamente analizzate con sistemi di sequenziamento genomico di nuova generazione, possono fornire nuovi strumenti per la diagnosi e per la terapia del Covid-19 e per la stratificazione dei pazienti per profili di rischio. (Servizio Informazione Religiosa)

Dalle vie respiratori all’intestino. Il virus Sars-Cov-2 ormai si è capito, non limita i suoi effetti solamente all’apparato respiratorio, pur se la polmonite interstiziale rimane uno dei sintomi più seri da affrontare nelle forme serie. (DiLei)

Covid-19, il microbiota intestinale aiuta a capire se l’infezione è seria (Di lunedì 22 febbraio 2021) Da qualche tempo diversi studi sull’infezione da virus sars-CoV-2 concentrano l’attenzione sul ruolo dei batteri, dei virus e degli altri abitanti invisibili dell’intestino umano, che compongono il cosiddetto “microbiota”. (Zazoom Blog)