Vaccini, a Venezia i vaporetti trasformati in ambulatori mobili

LaPresse INTERNO

Un modo per raggiungere i più anziani che vivono tra i canali e le isole della Laguna. A Venezia si vaccina anche a bordo dei vaporetti, tipici mezzi di trasporto della città lagunare.

Chi vive tra i canali e le minuscole isole, spesso ha bisogno di fare un lungo tragitto in barca per raggiungere il cuore della città: ecco perché gli operatori sanitari hanno iniziato a utilizzare i vaporetti come ambulatori mobili per vaccinare e per raggiungere i residenti più anziani

(LaPresse)

Ne parlano anche altre testate

In una Pasquetta di sole, Ulss 3 ha attraccato a Sant'Erasmo con un ambulatorio galleggiante, un vaporetto adattato messo a disposizione da Actv, e vaccinato gli over 80 dell'isola e delle Vignole. Vaccinazioni in vaporetto a Venezia. (VeneziaToday)

Vaccini: a Venezia arriva il vaporetto ambulatorio mobile. I due hanno chiesto informazioni e si sono allontanata con il proprio 'barchino'. (Rai News)

Attivo da questa mattina, 5 aprile lunedì di Pasquetta, il vaporetto trasformato in ambulatorio per vaccinare gli anziani nelle isole di Venezia. Il mezzo, messo a disposizione da Actv (azienda del trasporto pubblico) su richiesta del Comune di Venezia, è stato allestito dall'Ulss 3 Serenissima. (ilgazzettino.it)

Così per vaccinare tutti, incluso chi era arrivato dalla terraferma, sono state fatte arrivare altre 200 dosi, somministrate nell'ambulatorio galleggiante Allora il centro vaccini va da loro nelle isole in vaporetto. (la Repubblica)

L'idea è stata dell'azienda sanitaria Serenissima e il mezzo utilizzato è il vaporetto rosso che ricorda i 1600 anni (leggendari) della fondazione della città, prestato dal Comune di Venezia. Anche a Pasquetta si lavora nella postazione medica galleggiante dove lavorano i giovani medici che somministrano le dose agli anziani. (La Nuova Venezia)

Il vano passeggeri si trasforma in un ambulatorio ambulante per raggiungere le persone fragili e anziane delle isole più remote della laguna: gli abitanti di Sant’Erasmo (l’«orto» di Venezia, a una quarantina di minuti dalla Serenissima) e delle Vignole. (Corriere della Sera)