Gli Agnelli si riprendono La Stampa e comprano Repubblica

AGI - Agenzia Italia ECONOMIA

Con quell'operazione, la società si rafforzò ulteriormente nel panorama dell'editoria italiana, aggiungendo ai quotidiani storici del Nord Ovest dell'Italia quelli che facevano capo al gruppo De Benedetti, a partire dalla testata storica di 'La Repubblica'.

La Gedi moderna è il frutto della fusione avvenuta nel 2017 tra la Gedi stessa e Itedi, la ex capofila delle testate 'Il Secolo XIX' e 'La Stampa'. (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

All'esito del closing, Exor promuoverà un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria al prezzo di 0,46 euro per azione per il tramite di una società di nuova costituzione. Exor si compra l'intera Gedi, riprendendosi così il quotidiano torinese La Stampa, ma anche La Repubblica, l'Espresso e le redditizie radio, fra cui Deejay. (Primocanale)

«Con questa operazione ci impegniamo in un progetto imprenditoriale rigoroso, per accompagnare Gedi ad affrontare le sfide del futuro – ha spiegato John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor, la holding della famiglia Agnelli –. (Avvenire)

Maxi rialzo teorico per Gedi, il gruppo editoriale proprietario di Repubblica, all'indomani dell'accordo per la cessione a Exor della quota in mano a Cir. Io ci aggiungo che è necessario il mantenimento e la continuità dei livelli occupazionali, vedremo se queste cose verranno garantite". (la Repubblica)

È stato firmato l’accordo per la cessione a Exor della partecipazione di Cir in Gedi, il gruppo editoriale di cui fanno parte “Espresso”, “la Repubblica”, “La Stampa” e «Il Secolo XIX», ma anche Radio Deejay, pari al 43,78%. (fcinter1908)

Seduta tinta di rosso per Cir a Piazza Affari, dove mostra un calo di oltre il 6% dopo il rally della vigilia. Secondo Akros, nel breve termine il principale catalizzatore sarà poi la finalizzazione della fusione Cofide-Cir (effettiva da gennaio 2020). (Finanzaonline.com)

Cir intende reinvestire nella nuova società, al valore corrispondente al prezzo dell’Opa, "acquisendo una quota pari al 5% di Gedi in trasparenza, al fine di accompagnare l’evoluzione della società editoriale nei prossimi anni. (la Repubblica)