Exor verso il controllo del gruppo GEDI

Calcio e Finanza ECONOMIA

Tra i periodici, GEDI annovera il settimanale ‘L’Espresso’, e un gioiellino come la rivista di geopolitica ‘Limes’.

Tutto pronto per la svolta epocale in casa GEDI, il gruppo editoriale attualmente controllato con quasi il 43% dalla Cir della famiglia De Benedetti e di cui l’Exor della famiglia Elkann-Agnelli detiene attualmente il 6%.

Con l’acquisizione della quota di Cir, Exor si porterebbe quindi poco sotto il 50% del capitale sociale di Gedi e lancerebbe un’Opa sul titolo. (Calcio e Finanza)

La notizia riportata su altre testate

Sull'operazione è intervenuto anche il sottosegretario all'editoria Andrea Martella: "Seguiamocon interesse la vicenda, stiamo parlando di testate che rappresentano un patrimonio culturale e informativo del nostro paese", ha detto nel corso di un Forum con Radiocor. (la Repubblica)

Exor si compra l'intera Gedi, riprendendosi così il quotidiano torinese La Stampa, ma anche La Repubblica, l'Espresso e le redditizie radio, fra cui Deejay. All'esito del closing, Exor promuoverà un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria al prezzo di 0,46 euro per azione per il tramite di una società di nuova costituzione. (Primocanale)

«Con questa operazione ci impegniamo in un progetto imprenditoriale rigoroso, per accompagnare Gedi ad affrontare le sfide del futuro – ha spiegato John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor, la holding della famiglia Agnelli –. (Avvenire)

L’operazione è subordinata al rilascio delle necessarie autorizzazione da parti delle autorità antitrust, incluse la Commissione europea e l’AgCom. Exor prenderà dunque il controllo del gruppo. (fcinter1908)

Gli analisti di Banca Akros, che ieri avevano alzato la raccomandazione su Cir da accumulate a buy con un nuovo target fissato a 1,5 euro, definiscono “l’accordo raggiunto con Exor la migliore soluzione per Cir grazie al generoso prezzo dell’offerta”. (Finanzaonline.com)

Cir intende reinvestire nella nuova società, al valore corrispondente al prezzo dell’Opa, "acquisendo una quota pari al 5% di Gedi in trasparenza, al fine di accompagnare l’evoluzione della società editoriale nei prossimi anni. (la Repubblica)