Vendita Gedi, così Elkann-Agnelli si riprendono i “giornali di famiglia”

Il Primato Nazionale ECONOMIA

Offerta irricevibile (0,25 euro ad azione) perché probabilmente si stava già lavorando alla vendita della quota di controllo ad Exor.

Gedi è il gruppo editoriale che controlla tra le altre testate Repubblica, La Stampa, il genovese Secolo XIX e il settimanale L’Espresso.

La holding della famiglia De Benedetti venderà il 43,78% del capitale di Gedi a Exor, controllata dalla famiglia Agnelli-Elkann, per 102,4 milioni di euro. (Il Primato Nazionale)

Su altre fonti

Cir intende reinvestire nella nuova società, al valore corrispondente al prezzo dell’Opa, "acquisendo una quota pari al 5% di Gedi in trasparenza, al fine di accompagnare l’evoluzione della società editoriale nei prossimi anni. (la Repubblica)

Io ci aggiungo che è necessario il mantenimento e la continuità dei livelli occupazionali, vedremo se queste cose verranno garantite". Sull'operazione è intervenuto anche il sottosegretario all'editoria Andrea Martella: "Seguiamocon interesse la vicenda, stiamo parlando di testate che rappresentano un patrimonio culturale e informativo del nostro paese", ha detto nel corso di un Forum con Radiocor. (la Repubblica)

Secondo Akros, nel breve termine il principale catalizzatore sarà poi la finalizzazione della fusione Cofide-Cir (effettiva da gennaio 2020). Seduta tinta di rosso per Cir a Piazza Affari, dove mostra un calo di oltre il 6% dopo il rally della vigilia. (Finanzaonline.com)

All'esito del closing, Exor promuoverà un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria al prezzo di 0,46 euro per azione per il tramite di una società di nuova costituzione. Del pacchetto fanno parte anche il quotidiano genovese Il Secolo XIX e il 'gioiellino' Limes. (Primocanale)

È stato firmato l’accordo per la cessione a Exor della partecipazione di Cir in Gedi, il gruppo editoriale di cui fanno parte “Espresso”, “la Repubblica”, “La Stampa” e «Il Secolo XIX», ma anche Radio Deejay, pari al 43,78%. (fcinter1908)

Secondo quanto indicato dalle due società, la finanziaria dei De Benedetti reinvestirà parte delle somme percepite rilevando il 5% della società al prezzo dell'OPA. Che dopo aver rilevato le azioni dalla finanziaria dei De Benedetti lancerà un offerta obbligatoria, sempre a 0,46 euro per azione. (SoldiOnline.it)