Giustizia, Conte vede Draghi e smorza i toni: contributo M5S ma no a sacche impunità

LaPresse INTERNO

Conte usa toni pacati e molto concilianti, sia con il suo successore sia con i cronisti che lo attendono all’uscita da Chigi: “È stato un incontro proficuo, molto cordiale.

Ho assicurato il contributo e l’atteggiamento positivo del Movimento, che si era già distinto e aveva lavorato per l’accelerazione dei processi”, dice l’ex premier.

Il riferimento è alla prescrizione, ma se ne discuterà in Parlamento, dove Conte non ci sarà

Al centro dell'incontro la riforma Cantabria, già approvata dal Consiglio dei Ministri. (LaPresse)

Se ne è parlato anche su altri media

"Ho assicurato - ha detto l'ex presidente del Consiglio - il contributo costruttivo del m5s. Il leader 5 Stelle ha ribadito l'appoggio del partito al piano vaccinale del governo ed ha espresso le perplessità grilline sulla riforma della Giustizia. (La Repubblica)

Conte: «Pieno sostegno al piano vaccinale». Al premier Mario Draghi «ho ribadito e anticipato il pieno sostegno del M5S sul completamento piano vaccinale e alla politica sanitaria. C'è una recrudescenza del numero dei contagi, non possiamo abbassare la guardia ma mantenere sempre vigili i presidi (ilmessaggero.it)

Ho ribadito e anticipato il pieno sostegno del M5s al piano vaccinale e alla politica sanitaria”, ha detto. E, anche per questo, ha ribadito che non si candiderà alle suppletive: “No, per me la politica è dappertutto, in piazza, nei territori (Il Fatto Quotidiano)

Ma a Draghi ho ribadito che saremo molto vigili nello scongiurare che non si creino soglie di impunità. Che però sulla riforma della Giustizia ha voluto mettere dei paletti. (LiberoQuotidiano.it)

Il leader in pectore del Movimento 5 stelle assicura: «M5s sarà molto vigile nello scongiurare soglie di impunità, molto attento» e osserva che con Draghi «non si è parlato di porre la questione di fiducia sulla riforma del processo penale» (Corriere TV)

Dobbiamo parlare agli italiani, assicurando tempi certi della giustizia ma allo stesso tempo garantire i diritti delle vittime: non possiamo assolutamente correre il rischio che si creino le condizioni perché possano svanire nel nulla i processi. (LaPresse)