Prete arrestato per spaccio a Prato: feste con cocaina e droga dello stupro coi soldi dei fedeli

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Prete arrestato per spaccio a Prato: feste con cocaina e droga dello stupro coi soldi dei fedeli Secondo l’accusa, il sacerdote sarebbe al centro di festini hard in cui si consumavano rapporti sessuali con altre persone adulte ma anche morta droga e, secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile, il denaro per l’acquisto della droga sarebbe stato assicurato dal sacerdote quasi esclusivamente attingendo alle casse della parrocchia. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre fonti

Pubblicità. La misura cautelare, disposta dal gip del Tribunale di Prato, Francesca Scarlatti, su richiesta della Procura pratese, è stata eseguita dagli agenti della squadra mobile della questura di Prato. (La Sicilia)

Quei prelievi però non si sarebbero fermati, con don Spagnesi che di volta in volta li giustificava alla diocesi come «aiuti per persone bisognose della parrocchia» Poi quando il vescovo ha scoperto la tossicodipendenza di don Spagnesi gli ha imposto un cammino di riabilitazione psicoterapeutica con uno specialista. (ilGiornale.it)

L’indagine è partita dall’arresto di un pratese che aveva portato dall’Olanda un litro di Gbl, la cosiddetta droga dello stupro. Prato- Don F.S., 40 anni, prete della chiesa dell’Annunciazione alla Castellina a Prato, correttore della Misericordia, è finito oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di spaccio e importazione di sostanze stupefacenti. (Corriere Quotidiano)

Feste a base di cocaina e di Gbl, la cosiddetta ‘droga dello stupro’: il parroco, Don Francesco Spagnesi 40 anni, è stato messo agli arresti domiciliari dal gip Francesca Scarlatti che ha accolto la richiesta di misura cautelare presentata dalla procura. (Controradio)

Il sacerdote e il pratese, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbero organizzato festini a sfondo sessuale reclutando i partecipanti su un sito di incontri. Arrestato parroco, l’indagine. (Imola Oggi)

Ma non solo, secondo le accuse avrebbe anche partecipato all'organizzazione di festini a sfondo sessuale. Il vescovo di Prato, Monsignor Giovanni Nerbini ha dichiarato di aver saputo la vicenda con dolore e sgomento. (Prima Como)