Caso Open, rissa in aula Renzi-pm

ilGiornale.it INTERNO

Che il clima fosse caldo, intorno all'udienza preliminare per il caso Open, si era già intuito dalle prime ore del mattino, quando era uscita La Stampa con una intervista di Matteo Renzi assai critica verso i pm che lo vogliono portare a processo per finanziamento illecito della sua fondazione. Ma quanto avviene poi, nell'aula a porte chiuse del tribunale di Firenze, segna forse il punto più aspro mai raggiunto nello scontro tra politica e giustizia. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre fonti

E’ ci sono i veleni di un’inchiesta che la Procura di Firenze ha aperto su un tema appassionante: la Fondazione Open di Matteo Renzi è appunto una fondazione, o un partito camuffato? Da non dormirci la notte. (LA NAZIONE)

È presente in aula dove si celebra, a porte chiuse, l’udienza preliminare per il caso Open. Siamo a Firenze, al Palazzo di Giustizia. (Il Riformista)

Botta e risposta infuocato tra il leader di Italia Viva, il senatore Matteo Renzi, e il pm di Firenze, Luca Turco. I due si sono incontrati in occasione dell’udienza preliminare di questa mattina per l’inchiesta Open. (La Stampa)

Il leader di Italia Viva, in tribunale a Firenze per l’udienza preliminare, contro il procuratore aggiunto Luca Turco: io ho rispettato la legge, lei non ha rispettato la sentenza della corte di Cassazione (Corriere della Sera)

L’aggiunto Luca Turco, attuale facente funzione della Procura, dopo aver preso la parola si è girato verso Renzi con l’iPad in mano mostrandogli, con fare contrariato forse per essersi sentito chiamato in causa, l’intervista che l’ex premier aveva rilasciato alla Stampa e dove affermava che «un pm ha trattenuto una carta che non poteva trattenere e l’ha mandata in giro in Parlamento». (Il Dubbio)

E in aula, il duello ha perso il carattere metaforico e si è concretizzato in uno spigoloso faccia a faccia tra Luca Turco - il pm che ora occupa il piano più alto della procura fiorentina, già titolare delle indagini sull’ammiraglia di famiglia Eventi 6 o sui soldi dell’Unicef gestititi dal cognato del leader di Italia Viva - e il senatore imputato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)