Unicredit punta a Mps Non ci sono alternative

L'Eco di Bergamo ECONOMIA

D’altra parte, non c’è in Italia nessun operatore diverso da Unicredit in grado di farsi carico di Mps.

Questa sì sarebbe stata una perdita netta per il Paese, dopo lo sforzo finanziario del contribuente

L’intervento di Unicredit su Mps è desiderabile, non ci sono alternative.

Oggi Mps è una banca stremata, benché con una rete commerciale che ha mostrato una grande resilienza, e che richiede un aumento di capitale fra 1 e 2,5 miliardi euro. (L'Eco di Bergamo)

Su altri giornali

«Nel caso di Mps, serve un finanziamento da parte del Tesoro che ha il 64% della banca: il Tesoro dovrà dare del denaro a Mps che girerà quei soldi al fondo. Prospettiva che potrebbe disinnescare parte delle polemiche sulla vendita di Mps a Unicredit, dove si prefigurano 5.500 esuberi. (Corriere della Sera)

L’affare bancario Mps-Unicredit agita la politica e attira sempre di più le analisi degli esperti. Un interrogativo che segue il ricordo di almeno 20 miliardi di euro statali dal 2008 a oggi per salvare Mps. (Money.it)

Il brano è accompagnato da un video girato a Londra e celebra il rito collettivo del calcio e il ritorno alla vita del post pandemia in un continente vaccinato, "dalle strade di Dublino a Notre Dame", come canta il leader della band irlandese nel pezzo dal sound pop ma con la chitarra marchio di fabbrica del gruppo irlandese e una spruzzata di dance, assicurata dal dj e produttore olandese. (La7)

La proroga, se mai dovesse arrivare, consentirebbe sì al governo di guadagnare tempo, ma i costi a carico di noi cittadini non verrebbero meno. Lega, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e Leu puntano al rinvio della ri-privatizzazione. (InvestireOggi.it)

Siena e la banca meritano di avere un futuro" «Non siamo a un supermercato – ha affermato De Mossi – o in pasticceria dove possiamo scegliere solo le cose che ci piacciono. (LA NAZIONE)

Dall’altro: la cessione è “inevitabile”, perché il piano della banca non è “conforme” ad alcuni degli impegni presi con l’Ue e quindi esiste il rischio che si superino i 2.500 esuberi stimati dall’istituto, se la Commissione dovesse alzare l’asticella. (Il Fatto Quotidiano)