Buoni pasto addio, i supermercati non li vogliono più

Il Fatto Vesuviano INTERNO

In totale, ogni giorno i dipendenti pubblici e privati spendono nei bar, nei ristoranti, nei supermercati i e in tutti gli esercizi convenzionati 13 milioni di buoni pasto

Buoni pasto verso l’addio?

Vogliono “accendere un riflettore sulla degenerazione del sistema dei buoni pasto”, alla vigilia della pubblicazione della gara BP10.

Dei 500 milioni di buoni pasto, 175 milioni sono acquistati dalle pubbliche amministrazioni, che li hanno messi a disposizione di 1 milione di lavoratori. (Il Fatto Vesuviano)

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Esercizi commerciali pronti a rifiutare i buoni pasto o ticket restaurant. Dei 500 milioni di buoni pasto, 175 milioni sono acquistati dalle pubbliche amministrazioni, che li hanno messi a disposizione di 1 milione di lavoratori. (Giornale di Sicilia)

La notizia shock è stata diffusa dalla Consip e ha gelato moltissimi dipendenti che utilizzano quotidianamente i buoni pasto. Buoni pasto: cosa vogliono le imprese? (I-Dome.com)

Un danno enorme per circa 3 milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto. I NUMERI. Prima dello scoppio della pandemia, circa 10 milioni di lavoratori pranzavano quotidianamente fuori casa. (Valledaostaglocal.it)

Il segretario regionale della Federazione italiana dettaglianti dell’alimentazione (Fida), Sergio Bertanza, non ha alcun dubbio: il meccanismo dei buoni pasto è inaccettabile. Alessandro Beretta, il segretario generale dell’Associazione nazionale cooperative tra dettaglianti (Ancd-Conad), conferma invece che, nonostante le difficoltà, nei negozi del gruppo Conad i buoni pasto vengono accolti ovunque (Il Messaggero Veneto)

"Questo meccanismo - denunciano Fiepet Confesercenti Modena e Fipe Confcommercio - finisce per scaricare il risparmio della pubblica amministrazione sui pubblici esercizi e sulla distribuzione commerciale. (ModenaToday)

Se un buono pasto vale 10 euro chi lo ritira incassa il 15 per cento in meno, in alcuni casi non riceve neppure otto euro a protesta contro i buoni pasto trova terreno fertile anche in Friuli Venezia Giulia: i ristoratori e i titolari dei pubblici esercizi minacciano di non accettarli più, mentre alcuni supermercati stanno riducendo i punti vendita autorizzati a ritirarli. (Il Piccolo)