Buoni pasto, bar e supermercati pronti a rifiutarli. Cosa sta succedendo

QuiFinanza INTERNO

Una vera e propria tassa occulta del 20% circa: questo rappresentano i buoni pasto, o ticket restaurant, per diverse imprese della ristorazione e della distribuzione commerciale, sul piede di guerra pronte “a dire addio al ticket”.

E per Unione Nazionale Consumatori “è chiaro che se un esercizio rifiuterà i buoni pasto sarà nostra cura segnalarlo per la revoca della convenzione per il grave inadempimento delle obbligazioni contrattuali”

Un danno enorme per circa 3 milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto. (QuiFinanza)

Su altre fonti

Alessandro Beretta, il segretario generale dell’Associazione nazionale cooperative tra dettaglianti (Ancd-Conad), conferma invece che, nonostante le difficoltà, nei negozi del gruppo Conad i buoni pasto vengono accolti ovunque Molti lavoratori utilizzano i buoni pasto per fare la spesa. (Il Messaggero Veneto)

I buoni pasto sono esentasse per l’azienda fino a 4 euro cadauno se cartacei, 8 euro se elettronici Ecco come funziona il sistema dei buoni pasto. Come funziona? (InvestireOggi.it)

Una protesta che si ripercuoterebbe su 3 milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto o la spesa al supermercato. Esercizi commerciali pronti a rifiutare i buoni pasto o ticket restaurant. (Giornale di Sicilia)

Se un buono pasto vale 10 euro chi lo ritira incassa il 15 per cento in meno, in alcuni casi non riceve neppure otto euro Il motivo è presto detto. (Il Piccolo)

"Se non ci sarà una riforma radicale del sistema di erogazione dei buoni pasto, le imprese della distribuzione commerciale e della ristorazione potrebbero smettere di accettare i ticket. "Questo meccanismo - denunciano Fiepet Confesercenti Modena e Fipe Confcommercio - finisce per scaricare il risparmio della pubblica amministrazione sui pubblici esercizi e sulla distribuzione commerciale. (ModenaToday)

Complessivamente si stima che nel 2019 siano stati emessi in Italia 500 milioni di buoni pasto, di cui 175 milioni acquistati dalle pubbliche amministrazioni, che li hanno messi a disposizione di 1 milione di lavoratori. (Valledaostaglocal.it)