Sarà la settimana della Bce: ecco cosa si aspettano i gestori

FocusRisparmio ECONOMIA

Min Per gli investitori a Francoforte prevarranno i falchi e Lagarde aumenterà i tassi di 50 punti base. E i rialzi potrebbero continuare per tutto l’anno e oltre. Più complicato il compito della BoE Ci siamo. Le banche centrali, protagoniste quasi assolute del 2022 dei mercati, sono pronte a riprendersi la scena anche nel 2023 con la prima riunione del nuovo anno. Se al di là dell’Atlantico sono praticamente tutti d’accordo su una Fed un pochino meno aggressiva, vera protagonista è questa settimana la Banca centrale europea, dove la guerra tra falchi e colombe a colpi di dichiarazioni è tornata più accesa che mai, facendo quindi scommettere su un altro aumento di 50 punti base. (FocusRisparmio)

Ne parlano anche altri media

L’aspirante trader deve imparare fin da subito l’importanza della diversificazione e della gestione dell’aspetto emotivo: solo padroneggiando al meglio questi aspetti sarà possibile cercare di tenere il rischio sotto controllo (Caserta Web)

Le Borse europee chiudono in rosso, con Milano maglia nera, rese caute dall’attesa delle decisioni sulle politiche monetarie da parte di Fed, BoE e Bce che si riuniranno nei prossimi giorni. Milano segna -0,38%, Parigi -0,2%, Francoforte -0,16%, Madrid -0,13%. (Bizjournal.it - Liguria)

Sotto i riflettori ci saranno anche gli Stati Uniti, con la Fed che mercoledì 1 febbraio si pronuncerà sui tassi con la conferenza stampa di Powell a fine riunione. L'economia europea al test di dati e banche centrali la prossima settimana: dalle riunioni di Bce e BoE fino all'aggiornamento di dati quali Pil e inflazione, gli investitori si aspettano giorni molto “caldi” per i mercati. (Money.it)

Société Générale Oro (Borsa Italiana)

La svolta è arrivata il 18 gennaio. Quel giorno le Borse europee potevano sfoggiare rialzi da inizio anno di poco inferiori al 10%, dando la birra a quelle statunitensi. Quel giorno i rendimenti dei BTp toccavano il minimo del 3,75%, con un netto ribasso rispetto al 4,55% di soli 18 giorni prima. (Il Sole 24 ORE)

Gli appuntamenti sono ormai da tempo sull'agenda degli investitori e, nel concreto, le decisioni che la Fed e la Bce assumeranno rispettivamente martedì e giovedì appaiono già delineate. (We Wealth)