L’appello di Chiara Ferragni: «Mi raccomando mettete la mascherina»

| CorriereTv. Dopo Fedez anche Chiara Ferragni lancia un appello sui social: «Mi raccomando mettete la mascherina» dice la influencer sui social - un piccolo gesto che pò fare la differenza».

Lei e il marito, Fedez, erano stati contattati dal premier Conte che li ha invitati a sensibilizzare i giovani sull’uso della mascherina.

L’appello sui social dopo la telefonata del premier Conte.

(Corriere TV)

Ne parlano anche altri media

Marco Travaglio sull'appello di Chiara Ferragni e Fedez ad usare le mascherine dopo la telefonata di Conte: "Gli influencer hanno un ruolo fondamentale, alcuni sparano, loro due sono molto impegnati nel sociale" (La7)

Siete d'accordo con lei o pensate che Fedez abbia fatto bene a citare Conte? Perché poi quello che passa non è il messaggio, ma la notizia mi ha telefonato Conte” ha scritto la giornalista su Twitter. (Il Messaggero)

Ma è davvero giusto affidarsi a Chiara Ferragni e Fedez, la coppia d'Italia più seguita sui social, per chiedere ai giovani di indossare la mascherina? Evidentemente il premier pensava che dopo Ferragni e Fedez, la mossa giusta fosse quella di incontrare Greta Thunberg e diventare così il nuovo idolo incontrastato dei giovani. (ilGiornale.it)

A raccontare l’accaduto è proprio il rapper, giudice di X Factor per diverse edizioni del talent show targato Sky. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiama Fedez e Chiara Ferragni per aiutare il governo a sensibilizzare, soprattutto i più giovani, sull’importanza dell’uso della mascherina. (Bigodino.it)

“Non criticate Conte perché ha chiesto aiuto a Fedez e Chiara Ferragni per promuovere l’uso della mascherina. La prossima volta Fedez sarà John Lennon. Perché Fedez ha fatto anche questo, tra le altre cose, e non è neanche un eroe dei più giovani (che gli preferiscono meno noti trapper) ritenuti a torto i più bisognosi di questa ramanzina. (Il Primato Nazionale)

Fedez il bravo scolaretto. Federico Lucia, invece, ha svolto il compitino per prendersi la pacca sulla spalla dal potente governo italiano che si è stabilito perennemente sui suoi scranni tramite la procedura dei poteri speciali. (Il Primato Nazionale)